Patrizia Luzi – Comportamento
È con gli errori che impariamo a non sbagliare, se poi ci ricadiamo siamo recidivi.
È con gli errori che impariamo a non sbagliare, se poi ci ricadiamo siamo recidivi.
Chissà perché è ricorrente un errore tipicamente umano. Si da con facilità la colpa ad altri di ciò che ci si infligge di continuo perseverando negli stessi errori. L’autocritica non è per nulla conosciuta, o forse conviene far finta non esista.
Devi stuzzicarmi prima di tutto la mente e poi il resto. Non inizio mai dall’ultima portata.
Pure ad Amsterdam dicono che l’erba del vicino è più buona, e allora fumano i cavolini di Bruxelles.
Quando venni la prima volta tra gli uomini commisi la stoltezza degli eremiti, la grande stoltezza: mi misi sul mercato.E quando parlai a tutti, non parlai a nessuno. E la sera, i miei compagni erano funamboli e cadaveri; e io stesso ero quasi un cadavere.Ma il mattino seguente mi portò una nuova verità: fu allora che imparai a dire: “Che mi importa del mercato e della plebe e il chiasso della plebe e le orecchie lunghe della plebe?”E voi, uomini superiori, questo imparate da me: sul mercato nessuno crede agli uomini superiori. E, se proprio volete parlare lì, sia pure! Ma la plebe ammiccherà: “Noi siamo tutti uguali!””O uomini superiori, non ci sono uomini superiori, noi siamo tutti uguali, l’uomo è uomo; davanti a Dio, siamo tutti eguali!”Davanti a Dio! – Solo che questo Dio è morto. Davanti alla plebe, invece, non vogliamo essere eguali. O uomini superiori, andate via dal mercato!Davanti a Dio! – Solo che questo Dio è morto. O uomini superiori, questo Dio era il vostro più grande pericolo.
In un mondo di copia incolla è immenso valore essere l’originale. Sii te stesso!
Delle volte si subiscono dei torti e ci si chiude in se stessi scegliendo il silenzio. Altre volte il torto è la scintilla per una dichiarazione di guerra. Chiamo questo fenomeno Sindrome di Catilina. La sua risposta al torto subito in occasione dei brogli elettorali fu il desiderio di distruggere Roma.
Chissà perché è ricorrente un errore tipicamente umano. Si da con facilità la colpa ad altri di ciò che ci si infligge di continuo perseverando negli stessi errori. L’autocritica non è per nulla conosciuta, o forse conviene far finta non esista.
Devi stuzzicarmi prima di tutto la mente e poi il resto. Non inizio mai dall’ultima portata.
Pure ad Amsterdam dicono che l’erba del vicino è più buona, e allora fumano i cavolini di Bruxelles.
Quando venni la prima volta tra gli uomini commisi la stoltezza degli eremiti, la grande stoltezza: mi misi sul mercato.E quando parlai a tutti, non parlai a nessuno. E la sera, i miei compagni erano funamboli e cadaveri; e io stesso ero quasi un cadavere.Ma il mattino seguente mi portò una nuova verità: fu allora che imparai a dire: “Che mi importa del mercato e della plebe e il chiasso della plebe e le orecchie lunghe della plebe?”E voi, uomini superiori, questo imparate da me: sul mercato nessuno crede agli uomini superiori. E, se proprio volete parlare lì, sia pure! Ma la plebe ammiccherà: “Noi siamo tutti uguali!””O uomini superiori, non ci sono uomini superiori, noi siamo tutti uguali, l’uomo è uomo; davanti a Dio, siamo tutti eguali!”Davanti a Dio! – Solo che questo Dio è morto. Davanti alla plebe, invece, non vogliamo essere eguali. O uomini superiori, andate via dal mercato!Davanti a Dio! – Solo che questo Dio è morto. O uomini superiori, questo Dio era il vostro più grande pericolo.
In un mondo di copia incolla è immenso valore essere l’originale. Sii te stesso!
Delle volte si subiscono dei torti e ci si chiude in se stessi scegliendo il silenzio. Altre volte il torto è la scintilla per una dichiarazione di guerra. Chiamo questo fenomeno Sindrome di Catilina. La sua risposta al torto subito in occasione dei brogli elettorali fu il desiderio di distruggere Roma.
Chissà perché è ricorrente un errore tipicamente umano. Si da con facilità la colpa ad altri di ciò che ci si infligge di continuo perseverando negli stessi errori. L’autocritica non è per nulla conosciuta, o forse conviene far finta non esista.
Devi stuzzicarmi prima di tutto la mente e poi il resto. Non inizio mai dall’ultima portata.
Pure ad Amsterdam dicono che l’erba del vicino è più buona, e allora fumano i cavolini di Bruxelles.
Quando venni la prima volta tra gli uomini commisi la stoltezza degli eremiti, la grande stoltezza: mi misi sul mercato.E quando parlai a tutti, non parlai a nessuno. E la sera, i miei compagni erano funamboli e cadaveri; e io stesso ero quasi un cadavere.Ma il mattino seguente mi portò una nuova verità: fu allora che imparai a dire: “Che mi importa del mercato e della plebe e il chiasso della plebe e le orecchie lunghe della plebe?”E voi, uomini superiori, questo imparate da me: sul mercato nessuno crede agli uomini superiori. E, se proprio volete parlare lì, sia pure! Ma la plebe ammiccherà: “Noi siamo tutti uguali!””O uomini superiori, non ci sono uomini superiori, noi siamo tutti uguali, l’uomo è uomo; davanti a Dio, siamo tutti eguali!”Davanti a Dio! – Solo che questo Dio è morto. Davanti alla plebe, invece, non vogliamo essere eguali. O uomini superiori, andate via dal mercato!Davanti a Dio! – Solo che questo Dio è morto. O uomini superiori, questo Dio era il vostro più grande pericolo.
In un mondo di copia incolla è immenso valore essere l’originale. Sii te stesso!
Delle volte si subiscono dei torti e ci si chiude in se stessi scegliendo il silenzio. Altre volte il torto è la scintilla per una dichiarazione di guerra. Chiamo questo fenomeno Sindrome di Catilina. La sua risposta al torto subito in occasione dei brogli elettorali fu il desiderio di distruggere Roma.