Patrizia Luzi – Comportamento
Mentre gli altri si fanno le seghe mentali, io mi faccio i film in 3D.
Mentre gli altri si fanno le seghe mentali, io mi faccio i film in 3D.
Chi crede al sentito dire, allora, è un figlio del sentito dire: nel senso, né mater e né pater!
Scegliamo continuamente. Lo facciamo anche nell’attimo in cui decidiamo di sederci e di aspettare.
Io, tu, lui, lei, tutti noi, non siamo perfetti, siamo solo “conformi” ai lineamenti che ha stabilito lo “standard” degli umani. Abbiamo molti “difetti”, manchiamo in molte cose, ma al contrario di molti genitori che abbandonano i figli con problemi fisici, Dio non ci abbandona, ci accoglie e ci ama. Un handicap fisico è evidente e molti spesso si arrogano il “diritto” di giudicare. Ma nel nostro intimo quanti handicap abbiamo? Chi beve, chi ruba, chi picchia, chi stupra. Non si vedono al di fuori, ma Dio li vede, quindi quando saremo dinanzi a lui l’handicap fisico non sarà un ostacolo, quello dell’anima sì, allora non giudichiamo l’esteriorità e curiamo la nostra interiorità.
Aspettare? Chi e che cosa? Se mi vuoi dovresti già essere qui.
Non farti scegliere, scegli tu, poiché chi viene scelto non può scegliere, e quando gli altri ti scelgono è evidente che non hai altra scelta.
Uno dei più grandi insegnamenti che i nostri genitori ci possano donare è la capacità di stare soli, non per egoismo, ma perché semplicemente certe colte dovremmo prenderci del tempo per noi, stare con noi stessi e riflettere, o a non pensare a niente. Stare da soli non è sempre brutto, spesso è un forte bisogno che abbiamo.