Patrizia Luzi – Felicità
È bello avere la pelle d’oca quando sono con te, significa che sto vivendo.
È bello avere la pelle d’oca quando sono con te, significa che sto vivendo.
A volte dando tutto per scontato, sai che lei è sempre lì, ma attento potrebbe arrivare il giorno che non la trovi più, perché delusa, abbandonata, dimenticata, è andata via senza dire nulla.
Ti inseguo inesorabile di giorno e di notte, ti cerco da sempre forse da troppo, e forse a volte ti ho anche trovato ma è stato facile perderti! Se sapessi almeno cosa sei, sarei in grado di raggiungerti ma sei come un granello di sabbia inabissato nel più profondo degli oceani, ho come il grande albero che vedo dalla finestra della mia camera! Sei vicina e sei lontana, sei tutto o sei niente, arrivi portando un sorriso te ne vai seminando agonia!
La felicità è fare l’amore a ore strane oppure normali, purché con te. La felicità è crescere insieme, litigare a chi ha la testa più dura e poi, pieni di bernoccoli, salire un altro gradino del nostro amore. La felicità è un appuntamento al bar a cui io arrivo in ritardo. Un problema che ti assilla e lo risolviamo insieme. Un braccialetto che io ti regalo, una camicia che tu mi lavi. Scusami ancora per questa vagonata di pensieri idioti. Ti volevo soltanto dire che non mi manca una donna. Mi manchi tu. Che sei anche una donna, e che donna! Ma sei qualcosa di più: l’altra metà di me.
Ho inseguito la felicità in ogni luogo, credevo di trovarla nascosta dietro alle montagne o in mezzo alla valle, ma ben presto mi sono reso conto che essa vive nel breve spazio di un respiro.
Prendi il seme del rispetto per l’altro al di là del suo credo, del suo colore, della sua provenienza, dei suoi amori, della sua imperfezione e piantalo nel tuo cuore. Sarai capace di far fiorire dentro di te la pianta dell’accoglienza e le sue radici sapranno scavare anche nel cuore di chi ti è accanto. Be happy!
In fondo avevo solo bisogno di qualcuno che mantenesse le promesse, pensavo che almeno tu fossi diverso, mi sbagliavo sei come tutti gli altri, né più e né meno.