Paul Mehis – Accontentarsi
Accontentarsi di un amore che non sa pronunciare un “Ti Amo” sarebbe come accontentarsi di un vino, per quanto nobile, servito a quaranta gradi in un bicchiere di plastica… Diventerei immediatamente astemio.
Accontentarsi di un amore che non sa pronunciare un “Ti Amo” sarebbe come accontentarsi di un vino, per quanto nobile, servito a quaranta gradi in un bicchiere di plastica… Diventerei immediatamente astemio.
Ci si può accontentare di tutto, ma non di una vita a metà.
Non ho la presunzione di essere migliore, io. Mi accontento di essere me stessa.
In una sala cinematografica deve esserci un Silenzio Religioso!Non importa cosa vi proiettino, sia una Pellicola di Raimi o di Kiarostami.Non si mangia e beve come porci!Non si fanno commenti da cerebrolesi!Non si usano le poltrone come appoggiapiedi!Non si scrivono messaggi coi fottuti cellulari!Se supererete alcuni limiti per maleducazione, non importerà dopo, se siete: ragazzine idiote, anziani arroganti o armadi incazzati.Vi auguro solo di non condividere mai la sala con me,o imparerete cosa esiste dopo il limite della maleducazione!Ed il giorno che mi andrà male… Ricomincerò solo un po’ dopo!
Accontentarsi tra un’agonia e l’altra è l’elisir dell’esistenza.
Sono poche le cose importanti, io non guardo molto lontana, quello che ho vicino a me mi basta per dire che ho tutto ciò di cui ho bisogno che non è altro che la normalità di una famiglia serena ed unita.
Accontentarsi di poco e apprezzare le minime cose non è da tutti.