Paul Mehis – Comportamento
Cercate qualcuno con il quale condividere e migliorare i vostri sogni!… Non qualcuno che ve li strapperà insieme a tutti i vostri colori.
Cercate qualcuno con il quale condividere e migliorare i vostri sogni!… Non qualcuno che ve li strapperà insieme a tutti i vostri colori.
Nel dolore, non essere immobile come una statua sul suo piedistallo. Vivi danzando anche sotto la pioggia.
Ho acceso un sorriso e spento la malinconia. Ho scacciato la tristezza e abbracciato l’ottimismo ed ho cambiato volto alla mia giornata.
Caro Guglielmo, ho tanto meditato sul desiderio degli uomini di allontanarsi, di fare nuove scoperte, di percorrere il mondo, poi un impulso segreto limita il loro cammino, li spinge sulla via tracciata dall’abitudine, ed essi non si curano più di quel che avviene a destra e a sinistra. […] Un vasto panorama dai contorni confusi ci sta dinanzi all’anima: i nostri sensi come i nostri sguardi si perdono in esso, e con tutto il nostro essere noi aspiriamo alla voluttà di provare un unico, grande, potente sentimento. E quando abbiamo corso, quando il laggiù è divenuto il qui, tutto è come prima, noi siamo nella nostra povertà, negli angusti confini che prima ci chiudevano, e l’anima sospira il sollievo che le sfugge.Così il più irrequieto vagabondo desidera infine la sua patria e trova nella sua capanna, nel seno della sua sposa, nella schiera dei suoi bambini, nel lavoro compiuto per loro, la gioia che invano ha cercato nel lontano mondo.
Molti credono che la ragione sia la capacità suprema di un individuo.L’istinto è per folli. Gente che non sa rendersi conto dei rischi. Così spiegano la propria vigliaccheria a se stessi e a gli altri. Mentre la ragione è strettamente connessa alla paura, e si abbarbica alle illusioni, l’istinto è puro coraggio connesso alla saggezza del tutto. Esso naviga nel vuoto alla ricerca del proprio essere, lo specchio che rifletterà la sua immagine. La trappola in cui cadono costantemente la chiamano razionalità.
Come si fa a condannare e giudicare qualcuno quando non lo si conosce… quando non si sà cosa ha passato nella sua vita… quello che ha subito e quello che ha sofferto…Quando una persona ha sempre messo in primo le necessità degli altri difronte ai suoi bisogni e all’improvviso arrivata all’esasperazione si ribella, però sbagliando nella maniera e pagando le conseguenze sulla sua pelle, e per tutto questo non basta… non basta aver sofferto, no non basta perché nessuno pensa che determinati errori fatti sono stati dettati dalla disperazione, sarebbe troppo facile “pensare” che c’è un motivo… ma la cosa più triste è che fra quegli “errori” fatti non si è saputo riconoscere ciò che non era un errore…Scagliate pietre gente… ce n’è per tutti…non si può far più male di quanto non ne abbia già ricevuto…
Nella peggiore delle ipotesi, se non sarà vittoria, sarà vendetta.