Paul Mehis – Desiderio
Vorrei scrivere con tè all’infinito, senza né penna, né carta, solo con l’ebbrezza di ogni nostro incontro…
Vorrei scrivere con tè all’infinito, senza né penna, né carta, solo con l’ebbrezza di ogni nostro incontro…
“Le era stato infilato un insetto nella gola… il particolare non è stato reso pubblico.””Era una farfalla?”Clarice Starling si sentì mancare il fiato per un momento e si augurò di non aver sentito la domanda. “Era una falena” rispose. “Per favore, mi dica come l’aveva previsto.””Clarice, ora le dirò perché Buffalo Bill vuole Catherine Baker Martin e poi, buonanotte. È la mia ultima parola alle condizioni attuali. Può riferire alla senatrice ciò che Bill vuole da Catherine, e lei potrà avanzare qualche offerta più interessante per me… oppure può aspettare fino a quando il cadavere di Catherine verrà a galla e vedere che avevo ragione.””Perché Buffalo Bill la vuole, dottor Lecter?””Vuole un panciotto con le tette” rispose il dottore.
Il desiderio è uno dei tanti modi per darci una scusa che ancora la nostra esistenza non ha un senso completo.
Dobbiamo tentare di vivere più a lungo possibile per cercare di capire ciò che non si è compreso finora.
Da soli su un’isola deserta… a chi non è mai venuta voglia, ma dopo un po’ cominci a sentire la solitudine e a chi rompi le scatole, con chi ti arrabbi, chi contesti, chi detesti, come ti impicci dei fatti degli altri, e la televisione, il giornale, il computer, il telefonino… forse qualche anno indietro senza tutti questi mezzi di comunicazione e vizi sarebbe stato anche carino sparire in mezzo agli alberi, non farsi trovare, ma tutto sommato meglio stare in mezzo al casino.
Come una candela accesa, consumo la mia cera aspettando il tuo respiro… l’unico che può spegnere questa mia.
Nonostante tutto sarebbe da rifare…