Paul Mehis – Destino
L’invidia dell’ostile destino si frantumò nel supremo incontro delle nostre labbra.
L’invidia dell’ostile destino si frantumò nel supremo incontro delle nostre labbra.
E se fosse questo l’istante che sfuma tutti i giorni passati e cambia per sempre i minuti futuri? Se fosse questo il momento che incide e travolge per sempre la mia vita? Se fosse questo l’attimo che aspetto e sogno da sempre… sarei capace di non lasciarmelo sfuggire dalle mani?
Un amore che deporta e assassina è un amore malato, uxoricida, difeso incredibilmente dall’Onnipotente. Ma forse non incredibilmente.
Io non credo nel destino, credo nelle coincidenze, credo nell’attimo che si crea, ogni azione comporta una sua conseguenza, e se ti ho trovata è perché ti cercavo da tanto tempo.
Il mio essere, la mia natura, può accartocciarsi come carta nel fuoco, di fronte ad una Salvezza e una Forza che in realtà sono invidia. L’invidia non si può contrastare, l’invidia del Potente tiene il Bene in ostaggio credendo di poterlo diventare Lui, in questo modo, macellarlo per i suoi figli, replicare il cosmo nel bagliore dissennato del fall-out di uno spirito immane, che non avrebbe dovuto nemmeno sfiorare. Il Messia abbatte maledizioni su chi vuole… rafforzare, rapire per diventare bello e intelligente, manipolando l’essenza della Natura. Chi vuole dimostrare la bontà del Padre cerca di dimostrare quello che non esiste, anche se Dio esiste. Parlando dell’Onnipotente è una dimostrazione del suo potere soverchiante, non della sua ragione o bontà. Anche di Hitler si parlava molto. La mia forza è sempre stata una sola, e non cambia: la certezza di un’equazione matematica. Di fronte al Male, l’acqua e il fuoco attinti dalle mie cellule, una candela che si spegne nella notte eterna, la luna che va in pezzi. Nessun desiderio cambia una legge fisica, l’immutabilità della vita. Se questo desiderio esiste, appartiene al Male, e quindi alla Morte, all’estinzione senza ritorno degli Universi… di Dio, e delle sue Schiere. Le conseguenze di un grande Male sono proporzionate alla sua oscenità.
Vi è mai capitato di vedere una persona, per la prima volta e dopo brevissimi attimi, di trovarsi abbracciati assaporando l’aroma intenso delle sue labbra mentre nello stomaco si scatena un tumulto simile alle onde del mare che si infrangono contro gli scogli?In quel momento, non esiste più il giusto o lo sbagliato, non è necessario cercare un senso, lo spazio intorno si annulla, non esiste più passato e futuro…Quello! E solo quel Momento sa di Infinito… Quello è il presente!
L’impossibilità di proseguire un obiettivo è lo specchio di una cattiva pianificazione iniziale, passando per l’euforia iniziale, si assaggia l’amaro della salita, per rendersi conto che in realtà la fine non è cosi vicina. Solo la determinazione cambia il corso delle nostre azioni.