Paul Mehis – Felicità
Da solo mi sono Dannato, da solo mi sono perso, da solo mi sono ritrovato, da solo mi sono perdonato e sono sopravvissuto, ma con tè ho trovato anche la Felicità!
Da solo mi sono Dannato, da solo mi sono perso, da solo mi sono ritrovato, da solo mi sono perdonato e sono sopravvissuto, ma con tè ho trovato anche la Felicità!
La felicità non arriva se l’aspetti, la felicità arriva senza avvertire e ti sorprende ne momento in cui non credevi più che arrivasse, la felicità è la sorpresa più bella che esista.
Basta veramente poco per essere felici, basta ignorare ciò che non possiamo avere, ed essere orgogliosi di quello che abbiamo… e solitamente ciò che abbiamo, è tutto quello che ci serve.
Chi cerca la felicità nel virtuale, non trova che fumo ed alienazione dei sensi. La felicità si deve toccare, ascoltare, odorare, gustare e vedere, per essere vera, non può mai essere un surrogato, perché il surrogato non soddisfa, non riempie, crea soltanto illusioni.
Non smettete mai di sognare… non accontentatevi mai di quello che avete… di quello che siete… la pigra quotidianità nasconde la felicità… che spesso è a un passo dalle vostre possibilità.
Non bisogna mai sopprimere le proprie inclinazioni; ovvero, tutto ciò che ci fa sentire vivi, che ci rende davvero noi stessi.
Sfogliando il libro del tempo, ci accorgiamo che gli attimi di felicità danno un senso a tutta la narrazione.