Paul Mehis – Frasi d’Amore
Le cicatrici restano nella carne sino alla decomposizione, le carezze eternamente nell’anima…
Le cicatrici restano nella carne sino alla decomposizione, le carezze eternamente nell’anima…
Sei stato condizione, progetto, karma, chiave, coltello, inganno, colpa, perdono, angelo, demone, segreto, mistero, fuga, disincanto, asfissia. Mi sento reduce da una guerra combattuta tra la trincea ed il fronte. Ho la faccia sporca, le mani sporche, il cuore sporco. Ho offerto la pelle e la dignità per salvare il nostro amore. Ora cammino sotto il segno della resa; avanzo nella vita tra i “nonostante tutto”, “anche se”, “è andata così”, “mi manchi”, “ti aspetterò”. La fine di ogni cosa è sinonimo di bilanci e noi siamo rimasti sospesi su due piatti diversi, disgiunti da un corpo di ferro e freddo. Ho una cicatrice sulla testa ed una medaglia sul petto. Ritorno a casa con uno scalpo, con la mia marcia lenta, col peso della perdita. Ho dismesso la mimetica, mi orno di pizzi e merletti, seta ed un pugnale dietro alla schiena. Racconto delle mie gesta, abbozzo un sorriso e mi rimetto in gioco, ma tutto sembra un abuso quando si è stati colpiti in questa guerra chiamata amore. Mi calmo col mio perdono sulle note di Einaudi.
Se ti stai chiedendo cosa saresti disposto a rinunciare per amore, non stai amando. Se…
L’incontro di due corpi è fisica. Di due anime è chimica. Due più due uguale…
Non so se è amore che hai, o amore che fingi quello che mi dai. Dammelo tanto mi basta.
Amore è una parola di cinque lettere che significa complicità in tutto e per tutto, l’amore non è sprecabile, è come una goccia d’acqua nel deserto, un raggio di sole in mezzo alla tempesta, un barlume di saggezza nel bel mezzo di una crisi di pazzia, troppo spesso si spreca questa parola, buttandola al vento come fosse cenere.L’amore è esperienza assai rara nell’arco di una vita e se sprechi questa possibilità sarà solo sopravvivenza.
Allora seppi che avrei dedicato ogni minuto che ci restava da passare insieme a renderla felice, a riparare al male che le avevo fatto e a restituirle ciò che non avevo mai saputo darle.