Paul Morrisey – Tempi Moderni
Una corsa e una spinta e il mondo è nostro.
Una corsa e una spinta e il mondo è nostro.
L’umanità si divide in due categorie: quelli che hanno letto la Recherche, e quelli che dicono di averla letta. Per vanità io dico di appartenere alla seconda, anche se naturalmente faccio parte della prima.
Dicono che la fuga dalla realtà verso mondi immaginari sia qualcosa di per se stesso patologico: in realtà è quello che sperimentiamo quando vediamo un qualsiasi film o leggiamo un qualsiasi libro, oppure quando sogniamo. In realtà è qualcosa di indispensabile alla salute mentale purché non si esageri. Di questi tempi vi sono invece patologie molto pericolose che non vengono prese neanche in considerazione come il rifugiarsi in una fantomatica “normalità” perché si è insicuri e si ha paura di essere quello che si è.
I mass media di oggi si alimentano del sensazionalismo gratuito e dell’opportunismo smisurato e crudele. Tendono a fare il doppiogiochismo, essendo quasi sempre buoni coi cattivi e cattivi coi buoni.
Nei tempi odierni amare gareggia in competizione con la paura, ebbene si, la paura che l’amore sia tutto un fallimento.
Oggi la tortura non è l’amore, ma la convinzione di cercare per trovare qualcosa che non esiste.
Il risultato dei programmi fatti con cura è sempre scambiato per fortuna dai cretini.