Paul Valéry – Poesia
Una poesia non è mai finita, è solo abbandonata.
Una poesia non è mai finita, è solo abbandonata.
Insisti con la poesia solo se ne senti l’urgenza da dentro, altrimenti rischi di fare solo della bella prosa.
Il poeta guarda il mondo come un uomo guarda una donna.
La poesia è il canto dell’anima!
Poesia come pane? Un pane che dovrebbe stridere fra i denti come sabbia, e risvegliare la fame piuttosto che placarla.
Un poeta ha maggior ispirazione ad utilizzare penna e carta quando vive dispiaceri piuttosto di quando la vita gli sorride.
Dei nuovi poeti: è così raro che un uomo afferri se all’orizzonte sia una finestra d’ufficio a brillare, o se lì stia per sorgere un grande corpo celeste. (E quando quest’ultimo poi orbita in alto, essi riposano nelle loro alcove coperte, e rantolano, e sognano dei grassi zamponi delle segretarie; o che non hanno superato gli esami di maturità): per chi scrivono di fatto i poeti? Per l’unico loro simile su centomila? (Perché anche quei pochi su diecimila, che potrebbero semmai essere interessati, i contemporanei non li scoprono affatto, e sono fermi nel migliore dei casi a Stifter). – Noo!: io scrittore mai!