Paulo Coelho – Vita
Chi vive troppo tempo in un luogo perfetto finisce per annoiarsi.
Chi vive troppo tempo in un luogo perfetto finisce per annoiarsi.
Nella vita imparate a giocare prima che gli altri giochino con voi e vi facciano un bersaglio da centrare. Purtroppo è sempre stato così, solo la coscienza rende il giocatore onesto e non baro dell’anima dell’altro, solo la coscienza e la consapevolezza di fare del male a chi non meriterebbe.
Sì, sono pazza. Del resto i pazzi mi piacciono. Chi li sopporta quelli che vivono nel loro mondo grigio, sempre uguale, senza mai voler abbracciare il cielo e amarlo anche se ti sputa in faccia pioggia?
Devon: La vita non è altro che differenti gradazioni di dolore e di fame. Perché aggrapparsi a una simile sofferenza? Non aspetti di morire come tutti gli altri?Guardia: La vita è qualcosa di più che attendere la morte.Devon: E cosa? Procreare? Mettere al mondo altre bocche voraci che prolunghino la tua fame di un’altra generazione?Guardia: A te non piacciono le donne?
Vive la vita in chi la vita cerca. Langue la vita in chi ha smesso di ricercarla.
Penso al senso di libertà nell’essere sospesa in un vuoto che potrebbe essere una scelta, oppure pensare ad una scelta con tre opzioni: longitudinale, salire verso l’alto o scendere in basso, trasversale, procedere verso destra o verso sinistra, sagittale andare avanti o indietro, o semplicemente un posto dell’anima dove l’assenza di un riferimento concreto regala quella meravigliosa pace che altrimenti sarebbe impossibile realizzare.
Cerco parole sensate nelle quali ancora credere. Cerco al di là di una logica coerenza un punto fermo a cui dare un nome. Ma tutto questo cos’è se non una confusa realtà! Un groviglio di continue sensazioni contrastanti, di inutili fantasmi che si fanno pensieri e come aghi si insinuano nella mente, fino a farti perdere ogni dignità. Subdola e pesante, si fa sempre più la resistenza al presente, e persiste l’immagine futura di un angoscioso abbandono.
Nella vita imparate a giocare prima che gli altri giochino con voi e vi facciano un bersaglio da centrare. Purtroppo è sempre stato così, solo la coscienza rende il giocatore onesto e non baro dell’anima dell’altro, solo la coscienza e la consapevolezza di fare del male a chi non meriterebbe.
Sì, sono pazza. Del resto i pazzi mi piacciono. Chi li sopporta quelli che vivono nel loro mondo grigio, sempre uguale, senza mai voler abbracciare il cielo e amarlo anche se ti sputa in faccia pioggia?
Devon: La vita non è altro che differenti gradazioni di dolore e di fame. Perché aggrapparsi a una simile sofferenza? Non aspetti di morire come tutti gli altri?Guardia: La vita è qualcosa di più che attendere la morte.Devon: E cosa? Procreare? Mettere al mondo altre bocche voraci che prolunghino la tua fame di un’altra generazione?Guardia: A te non piacciono le donne?
Vive la vita in chi la vita cerca. Langue la vita in chi ha smesso di ricercarla.
Penso al senso di libertà nell’essere sospesa in un vuoto che potrebbe essere una scelta, oppure pensare ad una scelta con tre opzioni: longitudinale, salire verso l’alto o scendere in basso, trasversale, procedere verso destra o verso sinistra, sagittale andare avanti o indietro, o semplicemente un posto dell’anima dove l’assenza di un riferimento concreto regala quella meravigliosa pace che altrimenti sarebbe impossibile realizzare.
Cerco parole sensate nelle quali ancora credere. Cerco al di là di una logica coerenza un punto fermo a cui dare un nome. Ma tutto questo cos’è se non una confusa realtà! Un groviglio di continue sensazioni contrastanti, di inutili fantasmi che si fanno pensieri e come aghi si insinuano nella mente, fino a farti perdere ogni dignità. Subdola e pesante, si fa sempre più la resistenza al presente, e persiste l’immagine futura di un angoscioso abbandono.
Nella vita imparate a giocare prima che gli altri giochino con voi e vi facciano un bersaglio da centrare. Purtroppo è sempre stato così, solo la coscienza rende il giocatore onesto e non baro dell’anima dell’altro, solo la coscienza e la consapevolezza di fare del male a chi non meriterebbe.
Sì, sono pazza. Del resto i pazzi mi piacciono. Chi li sopporta quelli che vivono nel loro mondo grigio, sempre uguale, senza mai voler abbracciare il cielo e amarlo anche se ti sputa in faccia pioggia?
Devon: La vita non è altro che differenti gradazioni di dolore e di fame. Perché aggrapparsi a una simile sofferenza? Non aspetti di morire come tutti gli altri?Guardia: La vita è qualcosa di più che attendere la morte.Devon: E cosa? Procreare? Mettere al mondo altre bocche voraci che prolunghino la tua fame di un’altra generazione?Guardia: A te non piacciono le donne?
Vive la vita in chi la vita cerca. Langue la vita in chi ha smesso di ricercarla.
Penso al senso di libertà nell’essere sospesa in un vuoto che potrebbe essere una scelta, oppure pensare ad una scelta con tre opzioni: longitudinale, salire verso l’alto o scendere in basso, trasversale, procedere verso destra o verso sinistra, sagittale andare avanti o indietro, o semplicemente un posto dell’anima dove l’assenza di un riferimento concreto regala quella meravigliosa pace che altrimenti sarebbe impossibile realizzare.
Cerco parole sensate nelle quali ancora credere. Cerco al di là di una logica coerenza un punto fermo a cui dare un nome. Ma tutto questo cos’è se non una confusa realtà! Un groviglio di continue sensazioni contrastanti, di inutili fantasmi che si fanno pensieri e come aghi si insinuano nella mente, fino a farti perdere ogni dignità. Subdola e pesante, si fa sempre più la resistenza al presente, e persiste l’immagine futura di un angoscioso abbandono.