Pedro Calderón de la Barca – Destino
Non v’è sentiero alcuno difeso contro la forza del destino e contro l’inclemenza del fato.
Non v’è sentiero alcuno difeso contro la forza del destino e contro l’inclemenza del fato.
Destino: pagina di un libro ancora da sfogliare.
Ci colpisce il canto di un’odissea che abbiamo vissuto, della felicità di uno sconosciuto, poco ci importa.
Così fa il destino: potrebbe filar via invisibile e invece brucia dietro sè, qua e là, alcuni istanti, fra i mille di una vita. Nella notte del ricordo ardono quelli disegnando la via di fuga della sorte. Fuochi solitari, buoni per darsi una ragione, una qualsiasi.
Ogni volta che apro gli occhi so di essere un uomo nuovo, pronto ad affrontare il mondo. Mi immergo nella quotidianità cercando di sedurre la vita, che ahimè a volte mi oppone resistenza, ma oggi non può, oggi chiedo strada e la sfido a starmi dietro. Domani potrei soccombere, oggi no, voglio essere padrone del mio destino come in tanti altri giorni che verranno.
Quando lo spirito non collabora con le mani non c’è arte.
Le parole sono potenti e scatenano conseguenze.