Philippe Néricault Destouches – Tempi Moderni
La critica è facile e l’arte è difficile.
La critica è facile e l’arte è difficile.
Una volta ci si innamorava, ci si sposava serenamente, senza badare alla data: si alla data di scadenza!
Chi partecipa alla nuova mensa stabilita da Cristo, morirà insieme a lui.
Oggi la maggior parte degli studenti sostiene di voler diventare famosa, e lo dice con assoluta serietà. Vent’anni or sono un’affermazione simile sarebbe stata considerata piuttosto impudente. Nel corso di una generazione, tuttavia, i presupposti culturali si sono ribaltati. Negli anni’50 e’60 non si andava in giro raccontando di voler diventare famosi. Ci si accontentava di diventare medico o poliziotto. Se si diceva di voler diventare famosi, si doveva come minimo mettere in chiaro in quale campo, e così lo scopo da raggiungere veniva anteposto alla celebrità in sé. Adesso è diverso. Prima si decide di diventare famosi, poi, in seconda battuta, si valuta come. Che la fama di cui si gode sia merita è irrilevante o quasi. Nel peggiore dei casi, ci si accontenta di essere lo stronzetto di un reality-show, o, volendo scendere ancora più in basso, di commettere un crimine dai risvolti sensazionali. Io ho precorso questa evoluzione; è come se avessi sempre saputo che, un giorno, diventare famoso sarebbe equivalso a essere un individuo volgare. Ho sempre evitato la volgarità.
Stamattina da una imbarcazione di fortuna oltre 200 profughi sono sbarcati in uno stato pietoso… L’Italia.
Che cos’è la normalità se non un’onvezione dell’uomo che ci omologa tutti?
L’ignoranza è molto diffusa, l’intelligenza è rarità.