Pier Paolo Pasolini – Anima
Soltanto solo, sperduto, muto, a piedi riesco a riconoscere le cose.
Soltanto solo, sperduto, muto, a piedi riesco a riconoscere le cose.
Ero… sono… grazie a quell’ero, io sono… ma tramite questo sono… io sarò.
Sono il solstizio d’estate in una notte d’autunno.
Come nei film: Ascoltare parole della gente e non capire effettivamente un’accidente.
C’è un angolo nell’anima dove tutto è lecito dove l’impossibile diventa possibile, dove il sogno è realtà e la realtà un incubo, dove gli addii rimangono sospesi e il rimanere insieme una scelta dolorosa ma la sola scelta possibile per non rinunciare anche ad uno solo di quegli attimi che hanno reso grande un grande amore. In quell’angolino accadono quei “miracoli” che ci fanno andare avanti anche quando si avrebbe voglia e giusta ragione a fermarsi! Il silenzio dell’addio fuori fa a pugni con le promesse fatte fra due anime nell’intimità di quell’angolino dove puoi piangere dilaniarti prendertela col destino ma pur sempre in compagnia di quegli attimi di autentico amore incastrati per la vita.
Una lacrima dall’occhio può toccare il cuore, ma quando è il cuore che piange la…
Ho un sogno ed è fuggire via da qui e da me.