Pier Paolo Pasolini – Stati d’Animo
La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza.
La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza.
Ti lasciano immobile, estasiato. Come innamorato. Sono le parole che si fanno spazio tra i silenzi intimiditi. Quelle prive di pause, concentrazione e timore. Quelle che viaggiano spontaneamente da cuore a cuore.
Ridere è il linguaggio dell’anima.
Ti son stato vicino, ma te ne sei accorta solo quando oramai non c’ero più!
Se chiudo gli rivedo i tuoi, oramai chiusi e spenti ma ancor pieni di gioia dimostrata e non corrisposta con il male che ti è stato fatto.
La sofferenza c’insegna sia la felicità che la tristezza: è una lacrima che – nel rigare il volto – ci ricorda che siamo vita (chi siamo).
Non ci credo ancora, con quale faccia? Vergogna!