Pierluigi Cavarra – Musica
Ognuno di noi è un po’ la musica che ascolta.
Ognuno di noi è un po’ la musica che ascolta.
La fine di un sorriso, che in me resta infinito chiamato mamma. Il dolore è percepire te che non puoi più opporti alla fine del tuo tempo, impassibile te ne stai chiusa nelle tue paure scandite solo dal lento tempo che avanza logorando il tuo essere, ma tanto a te che importa. Non c’è niente che puoi fare, sola, lo sguardo fisso all’ignoto; non c’è parola che susciti in te nessun sorriso, per compagnia solo quell’ultimo rantolo che ti porterà via la vita. E intanto suona dentro te la tua musica, mentre il film che appartiene al tuo vissuto attraversa i tuoi occhi, una lacrima senza criterio si lancia giù dai tuoi occhi, solcandoti il viso per quell’ultima volta, come a giustificarti con noi, quanti rammarichi, quanto avevi ancora voluto vedere, quante cose da fare, ma il dolore smisurato si è impadronito del tuo cuore, il tuo cervello, non da ormai più nessun cenno, non saprò mai se fino all’ultimo hai riconosciuto noi, i tuoi figli che circondavano il tuo fragile corpo, intanto scende la notte e, muto un grido si fa strada dentro me, un grido che non avrà mai un perché, che sa che domani sarà un triste silenzio senza di te mamma.
Mamma me domanda semp “Ma che se ne fatt e chella amica toia?” Io bugiard e cunvincet le rispong semp nun me mport cchiù… e invece quant me manca…Mia madre mi domanda sempre “Ma che se ne è fatto di quella tua amica?” Io bugiardo e convincente le rispondo sempre “Non mi importa più!”… e invece quanto mi manca.
Il musicista colto potrà studiare una Madonna di Raffaello con la stessa utilità con cui il pittore studierà una sinfonia di Mozart… L’estetica di un’arte è quella delle altre, soltanto il materiale è diverso.
La gente è troppo ignorante per capire le giuste cose.
Sappiate che ogniqualvolta asserite che un dj suoni, in qualche parte del mondo, un pianoforte si scorda.
La musica dà libero sfogo alle nostre emozioni.