Pierluigi Cavarra – Vita
L’uomo un animale? Direi una bestia.
L’uomo un animale? Direi una bestia.
Siamo viaggiatori di uno stesso fiume, c’è chi stà a riva e chi invece si fa trascinare…
I barboni sono randagi scappati dalle nostre case, odorano dei nostri armadi, puzzano di ciò che ci manca. Perché forse ci manca quell’andare silenzioso totalmente libero, quel deambulare, perplesso, magari losco, eppure così naturale, così necessario, quel fottersene del tempo meteorologico e di quello irreversibile dell’orologio. Chi di noi non ha sentito il desiderio di accasciarsi per strada, come marionetta, gambe larghe sull’asfalto, testa reclinata sul guanciale di un muro? E lasciare al fiume il suo grande, impegnativo corso. Venirne fuori, venirne in pace. Tacito brandello di carne umana sul selciato dell’umanità.
La lotta è il padre e il re di tutto […]. Tutto il divenire è determinato dalla discordia.
“Cercami” in tutte le cose in cui vuoi vedermi ma “prendimi” per quello che sono.
Non capiremo mai fino a che punto le persone possono essere vere, sincere fin quando non le viviamo. Anch’io sono stata ferita, ma una possibilità va data, sempre perché negarla è negare anche a se stessi la possibilità di esser felici. E la vita non ci presenta mai troppe occasioni.
Le persone cambiano e si dimenticano di avvisare gli altri.