Pierre Corneille – Successo
Devo la mia fama solo a me stesso.
Devo la mia fama solo a me stesso.
Siamo farfalle, il successo ci brucia.
Un timido insuccesso è più nobile di un successo sfacciato.
Non sperare che altri creino un futuro migliore per te, crealo con le tue azioni!
Quello dello scrittore è sempre stato un lavoro difficile: non c’è uno stipendio assicurato e se non vendi, non guadagni. Si devono fare tanti sbattimenti, combattere contro la sfortuna, contro la tristezza e l’angoscia provocate dall’indifferenza e dall’invidia della gente (o della stampa), sopportare le aspre critiche, rivolte più contro la persona che contro le opere, le accuse di presunzione per qualsiasi cosa tu dica o faccia. Allo stesso tempo, ti rinfacceranno, alla prima e in varie occasioni, di essere uno scrittore. Bisogna essere consapevoli, inoltre, che uno scrittore solitario, per quanto bravo, andrà avanti molto più lentamente e difficilmente rispetto a uno scrittore con tanti amici e conoscenti, anche se mediocre o scarso. Avrà una strada molto più lunga da percorrere. Questa è la dura realtà dello scrittore. Bisogna essere altrettanto duri e determinati per affrontare queste difficoltà. Non ci sono soltanto elogi, momenti di gloria e premi letterari. Tenetelo presente. Tuttavia, proprio per questo, è tremendamente affascinante!
Spesso il margine tra successo ed insuccesso è semplicemente la volontà di fare lo sforzo in più, percorrere il chilometro in più, bussare ad una porta in più, sopportare la fatica in più.
Al giorno d’oggi c’è tanta gente che è solo l’ombra di altre… esistenze inutili!