Pietro De Bonis – Libri
Ogniqualvolta scopro il mio libro tra le mani di una persona, mi sento sfogliare come un albero d’autunno.
Ogniqualvolta scopro il mio libro tra le mani di una persona, mi sento sfogliare come un albero d’autunno.
È così facile sedersi in cattedra e pontificare. Tutti hanno la soluzione della tua vita: “Non stare con lui, lo devi lasciare, stai sbagliando…”. Okay, e anche se fosse? È la mia vita e ne sono l’unica responsabile.
Un lettore di professione è in primo luogo chi sa quali libri non leggere.
Ci sono tutte le storie del mondo in una lingua che non si conosce.
Ero eccitata all’idea di andare a scuola e la cosa mi spaventava. Sapevo bene che il merito non era dell’ambiente educativo stimolante o dei miei nuovi amici. Inutile raccontarsi storie, ero in agitazione perché sapevo che avrei incontrato Edward Cullen. E ciò era molto, molto stupido.
Spegni il televisore, apri un libro e si accende il cervello.
Certe volte non capisco come un altro possa averla cara, abbia il diritto di averla cara, mentre io amo lei, unicamente, così dal profondo, così pienamente, e non conosco, e non so, e non ho altro che lei.