Pietro Molinaro – Filosofia
Il mio interagire con gli altri è mirato alla loro conoscenza interiore e non alle loro superficiali banalità materiali.
Il mio interagire con gli altri è mirato alla loro conoscenza interiore e non alle loro superficiali banalità materiali.
Perché mi prendi in giro?Per quale motivo credi di non poter essere te stessa?Che cazzo te ne fotte se non ti sentono?Se non puoi essere aiutata da nessuno?Grido!Rido!Non ho bisogno di nessuno.Non ti capisci perché guardi da uno spioncino lontano.Vorrei il vuoto.La solita storia.Non sto male lo giuro!Però a volte capita di non voler più capire e voler solo urlare.Voler solo sentire se altri gridano insieme a te.Perché cerco questo contatto?Vivo per sentire la gente.Amo sentire le persone.Eppure questo contatto lo cerco sempre io.Vivo sentendo senza essere sentita.Cosa credi?Perché pretendi ti sentano.Tu racconti chi sei!Io racconto chi sono…
Certe persone fanno a pezzi gli ideali, sperando che a piccoli pezzi taluni li inghiottano meglio.
Né la contraddizione è indice di falsità né la coerenza è segno di verità.
Lo spazio – e il tempo.Lo spazio è un nostro modo di percepire punti colorati o tangibili l’uno accanto all’altro e ognuno non ha estensione.Il tempo è il nostro modo di percepire impressioni l’una dopo l’altra, ognuna delle quali non ha durata.
L’uomo buono è sfruttato, se cattivo è temuto…
Devi starmi lontano.Devi lasciarmi sola mentre piango e grido.Non devi sfiorarmi perché è quello che vorrei.Devi sparire mentre pronuncio il tuo nome.Devi esserci quando non ti voglio.Non mi devi parlare, dire che mi capisci.Dovete starmi lontani… siete il mio riflesso, il mio dolce sollievo, illusione di un età che delude.Siete la mia più grande gioia che non fa altro che rendermi debole e fragile.Crollo…Sto crollando…e tu…Perché mi fai questo?Perché mi abbracci ancora?