Pindaro – Uomini & Donne
L’uomo è creatura di un giorno, e sogno di un’ombra.
L’uomo è creatura di un giorno, e sogno di un’ombra.
Soggetti che di “misterioso e affascinante” hanno solo il buco nero nella scatola cranica lasciato dall’ultimo neurone, autolicenziatosi per disperazione e carenza di contributi.
Per il tuo uomo devi essere sempre un punto d’approdo e mai la sua ultima spiaggia.
Chiunque fa molte chiacchiere con le donne porta male a sé stesso.
Di donne che sanno sedurre è pieno il mondo, basta scoprirsi e far vedere qualcosa. Ma le vere donne, ti conquistano lasciandoti intuire, senza mostrarti niente.
Sono pochi anzi pochissimi gli uomini che ti “spogliano” l’anima, che ti leggono come un “libro” che racconta ogni giorno un emozione, una lacrima o un sorriso. Ma è anche vero che le vere donne sono sempre meno. Troppe si accontentano di complimenti “banali” e confondono l’essere femmina con l’essere donna tanto da lasciarsi spogliare in un letto di falsa apparenza. Se un uomo è davvero preso per lui sarai sempre bellissima e non importa se avrai scarpe basse o tacchi a spillo, per lui sarai quella “diversa”, quella unica e soprattutto quella che fa la differenza tra l’essere femmina e l’essere una vera donna.
Entrarle nell’anima. Appartenersi. Entrare in quelle stanze in cui nessuno è entrato mai. Diventare per lei quel pensiero che le scorre nel sangue e non da tregua. Essere in ogni suo respiro. Sensazioni uniche. Meravigliose. Speciali. Per questo non bastano le parole. Non basta parlare o scrivere di passione. Si parla di orgasmo dell’anima e si cerca quello del corpo. Non che ci sia nulla di male, ma la gianduia è una cosa, la nutella un’altra. Che confusione, e quanto siamo brave noi donne a credere alle parole! Seguiamo le parole come serpenti incantati dalla melodia, finché non ci svegliamo, ogni volta con un livido in più, pronte a cascarci di nuovo e ancora e ancora. Siamo “emozionomani”, drogate di emozioni, pronte a rincorrere il pusher di turno. Forse dovremmo solo ricordarci più spesso che nella donna il punto g è nel cervello, non nelle orecchie.