Piovano Arlotto – Frasi Sagge
Non vive colui che non desidera altro che di vivere.
Non vive colui che non desidera altro che di vivere.
Le parole insegnano. Le parole ed i gesti a loro legati arricchiscono. Le parole che diventano fatti concretizzano le promesse di colui che le pronuncia. Le parole dette tanto per dire impoveriscono chi le pronuncia e chi le ascolta e sono solo chiacchiere.
Ogni mattina devi splendere e sorridere, se vuoi conquistare l’unica persona che merita davvero di essere corteggiata: la vita.
Oggi più che mai gli uomini dovrebbero imparare a vivere senza gli oggetti. Gli oggetti riempiono l’uomo di timore: più oggetti si hanno più si ha da temere. Gli oggetti hanno la capacità di impiantarsi nell’anima per poi dire all’anima cosa fare.
“Nella dissertazione che sto scrivendo, e che presenterò all’accademia delle scienze slovenie [il dottor Igor non voleva diffondersi in particolare sul Vetriolo], cerco di studiare il comportamento umano detto ‘normale’. Molti medici prima di me l’hanno studiato, giungendo alla conclusione che la normalità è solo una questione di consenso. Ossia, se molta gente pensa che una cosa sia giusta, quella cosa lo diventa. […]”Beh adesso veniamo alla tua malattia. Ogni essere umano è unico, con le proprie qualità, i propri istinti, le proprie forme di piacere, il proprio spirito d’avventura. Ma la società finisce per imporre una mniera collettiva di agire: nessuno si ferma mai a domandarsi perché sia necessario comportansi in quel modo. Ci si limita all’accettazione. Nel corso della tua esistenza hai mai conosciuto qualcuno che si sia domandato perché le lancette dell’orologio si muovono in una direzione, e non in quella opposta?””No””Se qualcuno lo domandasse, probabilmente si sentirebbe rispondere ‘ma tu sei matto!’ Se insistesse nella domanda, dapprima le persone tenterebbero di trovare una ragione, poi cambierebbero argomento, perché nn può esistere alcun motivo oltre a quello che ti ho spiegato. Ora ripeti la tua domanda.””Sono guarita?””No. Tu sei una persona diversa, che vuole essere uguale. E questo, dal mio punto di vista, è considerato una malattia grave.””È grave essere diversi?””È grave sforzarsi di essere uguale. È grave voler essere uguale, perché questo significherrebe andare contro le leggi di Dio che, in tutti i boschi e le foreste del mondo, non ha creato una sola foglia identica a un’altra. Ma tu ritieni che l’essere diverso sia una follia, e perciò hai scelto di vivere a Villete. Perché qui, visto che tutti sono diversi, diventi uguale agli altri. Capito?”Mari fecce un cenno con la testa.
Non sempre essere con gli altri ti esula dalla solitudine! Non sempre la solitudine è nostalgica quanto gli altri!
Le situazioni non positive si incancreniscono se l’atteggiamento adottato è quello del lasciar correre. Guai però a chi non si oppone con solidità alle negatività provenienti dal passato.