Platone – Amico
Dimmi, o Socrate, non ti vergogni, alla tua età, di andare a caccia di parole, e, quando uno si sbagli di una parola, di credere di aver trovato in questo una fortuna inaspettata?
Dimmi, o Socrate, non ti vergogni, alla tua età, di andare a caccia di parole, e, quando uno si sbagli di una parola, di credere di aver trovato in questo una fortuna inaspettata?
E speriamo che le nostre anime muoiano col corpo e che nessuna mia parte sfugga all’avido rogo, perché se lo spirito, immune da morte, se ne vola via in alto negli aerei spazi e le parole del vecchio di Samo risultano vere, la mia ombra romana vagolerà fra le ombre dei Sàrmati e sarà sempre straniera fra selvaggi mani.
L’amico è colui che anche lontano sa che sei solo e ti tende la mano.
Uomo che non credi più nell’amicizia nell’amore uomo arido e sterile nei valori.
Peccato che spesso siamo troppo distratti per cogliere l’ultima possibilità che ci viene donata. Peccato che “quel grido” non venga ascoltato e che lasciamo sbattere la porta in faccia a quel dono straordinario che sono l’amicizia o l’amore.
Posso perdonare un amico che sparisce, solo se è morto.
Un amico è come acqua nel deserto.