Platone – Società
La pena che i buoni devono scontare per l’indifferenza allo stato è quella di essere governati da uomini malvagi.
La pena che i buoni devono scontare per l’indifferenza allo stato è quella di essere governati da uomini malvagi.
Che siate maledetti da Dio… io rivoglio la mia dignità di uomo! Salvateli!
In questo mondo tutto è relativo, arbitrario, convenzionale; nell’universo solo l’ignoranza è assoluta e perciò comanda.
Fortuna è spesso il nome che si da al merito degli altri.
Uno Stato che pretende da voi una tassa per lasciarvi vivere a casa vostra, è come la mafia che vuole il pizzo per lasciarvi lavorare nel vostro negozio.
Mai così tanti dovettero così tanto a così pochi.
Più che ballare mentre il Titanic affonda, s’è soliti ballare poiché (si) sta affondando. Reazione antica quanto l’epicureismo: “mangiamo e beviamo, perché domani moriremo”, motto citato anche da Paolo nella prima lettera ai Corinzi 15,32. E che l’andazzo sia questo l’attesta pure un articolo pubblicato su Panorama il 22 agosto: “Arriva Sobrr: il vero anti-Facebook. Largo al primo instant-social”. Carpe aeternitatem in memento.