Platone – Società
La pena che i buoni devono scontare per l’indifferenza allo stato è quella di essere governati da uomini malvagi.
La pena che i buoni devono scontare per l’indifferenza allo stato è quella di essere governati da uomini malvagi.
Anche Arsenio Lupin si definiva un gentiluomo.
Tra le cose ritenute giuste dalla legge, quelle che sono comprovate come vantaggiose ai rapporti sociali reciproci devono essere considerate giuste, se appaiono così a tutti. Ma se qualcuno pone una legge che non risulti vantaggiosa ai rapporti sociali reciproci, essa non ha più la natura del giusto. Se poi ciò che è stato ritenuto in conformità con la giustizia venga a cambiare, ma per un certo tempo sia conforme alla prenozione del giusto, esso era nondimeno giusto per quel periodo di tempo rispetto a quelle persone che non si disturbano per vane chiacchiere ma guardano ai fatti.
È interessante constatare quanto la stessa “società” che condanna l’intolleranza sembri non comprendere quanto essa ne sia responsabile. In realtà, influenzando e determinando il modo in cui ci si dovrebbe comportare, vestire, mangiare ed “essere”, altro non fa che alimentare una paura, verso alcuni aspetti di se stessi, che generalmente tende ad essere rivolta verso gli altri. Intolleranza, per l’appunto.
Il problema non è la direzione scelta, il problema è l’opponenza dell’arretratismo.
La cosa che mi dà tristezza non è la gravità delle collusioni istituzionali a tutti i livelli, né la scarsa preparazione di molti inquirenti che si traduce in una mancata tutela del cittadino. Questo ho imparato ad accettarlo, perché viviamo in una democrazia troppo giovane perché sia veramente una democrazia. Le mentalità e i costumi di secoli non possono cambiare in pochi anni. L’oligarchia mascherata in cui viviamo, in fondo, un giorno dovrà finire per dare spazio ad una nuova era.
La politica non sarà mai in grado di risolvere i problemi della gente comune perché agli incontri per risolvere i problemi della gente comune ci vanno i politici.