Plinio il Giovane (Gaio Plinio Cecilio Secondo) – Frasi d’Amore
Mi manchi perché ti amo, non siamo abituati a stare lontani.
Mi manchi perché ti amo, non siamo abituati a stare lontani.
È diventato tremendamente facile parlare d’amore al giorno d’oggi. Ormai i sentimenti sono rappresentati da messaggi di stato o mi piace sparsi ovunque. Ci sono troppe frasi scopiazzate in giro. Sta venendo a mancare il calore delle persone. Abbiamo centinaia di amicizie che non conosciamo, con le quali nemmeno mai parliamo. E persone che muoiono dalla voglia di cercarsi, ma non lo fanno per chissà quale paura. Ci sono persone che si amano e non stanno insieme, perché invece di vedersi, scrivono cazzate sui social network. Se vi manca qualcuno, cazzo prendete quella macchina, quel treno, quell’aereo, rubate un elicottero, un carro armato… fate qualcosa. Ma per favore non rimanete fermi su quella sedia a piangervi addosso.Si ha paura di guardarle in faccia le persone, paura di chissà cosa possano fare… Al massimo vi mandano a fanculo su! Che vuoi che sia, come se ne prendiate pochi già di vostro. Uno in più uno in meno non fa male, pensate che io ne ho una vasta collezione in cantina, ma sono ancora vivo. Poi alcuni li trovi a scrivere l’amore per dimostrare al mondo quanto stanno bene, poi arrivano a casa e dormono in letti separati. Non siate nemmeno ipocriti. Al mondo non frega un cazzo se vi amate, anzi non vedono l’ora che vi lasciate. E non fate le corna per scaramanzia, se non vi curate della persona che avete accanto ve le ritroverete sulla testa. Amatevi dentro le vostre case, nei vostri letti, in ogni luogo. Cercatevi e non perdetevi mai. Taggatevi di meno e abbracciatevi di più.Perché l’amore non è dentro un social network.
Per due individui non è difficile che si innamorino l’uno dell’altro. La difficoltà maggiore sta nell’accettare l’idea, il fatto di essere innamorati.
Il primo giorno urli e piangi. Il secondo piangi e basta. Dal terzo al centesimo piagnucoli. Al centunesimo cadi in crisi e senti che non ce la potrai fare. Al centotrentunesimo conosci un altro. Al duecentesimo ti lascia anche l’altro. Al trecentesimo tu e il primo tornate amici, vi volete bene. Mai come adesso siete stati felici. Meglio il forte legame che la storia di prima. Il giorno dopo ti sbilanci e lo baci, credi per il forte legame, ma senti che forse c’è qualcosa di più. Poi piagnucoli ancora un po’.Intanto oltre alla tristezza fai anche tante belle cose con gli amici, la vita e la tua fantasia. Con loro ti crei un mondo ormai troppo distante dal suo e troppo bello, tanto che nemmeno lui osa metterci piede. Poi in questo tuo mondo bello un giorno si socchiude una porta e devi scegliere: o uscire e sbattere la porta o aspettare in silenzio che (il primo) entri. Oppure ancora puoi buttarti dalla finestra!
Tutto inizia e finisce con lo stesso principio. E così come finisce ancora inizia, in un circolo infinito. Ciò che era prima ora è dopo e ciò che è dopo ora è prima. Innamorati di quello che sei apprendendo ciò che eri. Ricordati l’amore è la più bella pazzia che tra il prima è il dopo non ha differenza, c’è sempre.
Non sai che devastazione mi provochi. Con te mi smarrisco, mi perdo e con me…
Meglio la gioia oggi o la felicità domani?
È diventato tremendamente facile parlare d’amore al giorno d’oggi. Ormai i sentimenti sono rappresentati da messaggi di stato o mi piace sparsi ovunque. Ci sono troppe frasi scopiazzate in giro. Sta venendo a mancare il calore delle persone. Abbiamo centinaia di amicizie che non conosciamo, con le quali nemmeno mai parliamo. E persone che muoiono dalla voglia di cercarsi, ma non lo fanno per chissà quale paura. Ci sono persone che si amano e non stanno insieme, perché invece di vedersi, scrivono cazzate sui social network. Se vi manca qualcuno, cazzo prendete quella macchina, quel treno, quell’aereo, rubate un elicottero, un carro armato… fate qualcosa. Ma per favore non rimanete fermi su quella sedia a piangervi addosso.Si ha paura di guardarle in faccia le persone, paura di chissà cosa possano fare… Al massimo vi mandano a fanculo su! Che vuoi che sia, come se ne prendiate pochi già di vostro. Uno in più uno in meno non fa male, pensate che io ne ho una vasta collezione in cantina, ma sono ancora vivo. Poi alcuni li trovi a scrivere l’amore per dimostrare al mondo quanto stanno bene, poi arrivano a casa e dormono in letti separati. Non siate nemmeno ipocriti. Al mondo non frega un cazzo se vi amate, anzi non vedono l’ora che vi lasciate. E non fate le corna per scaramanzia, se non vi curate della persona che avete accanto ve le ritroverete sulla testa. Amatevi dentro le vostre case, nei vostri letti, in ogni luogo. Cercatevi e non perdetevi mai. Taggatevi di meno e abbracciatevi di più.Perché l’amore non è dentro un social network.
Per due individui non è difficile che si innamorino l’uno dell’altro. La difficoltà maggiore sta nell’accettare l’idea, il fatto di essere innamorati.
Il primo giorno urli e piangi. Il secondo piangi e basta. Dal terzo al centesimo piagnucoli. Al centunesimo cadi in crisi e senti che non ce la potrai fare. Al centotrentunesimo conosci un altro. Al duecentesimo ti lascia anche l’altro. Al trecentesimo tu e il primo tornate amici, vi volete bene. Mai come adesso siete stati felici. Meglio il forte legame che la storia di prima. Il giorno dopo ti sbilanci e lo baci, credi per il forte legame, ma senti che forse c’è qualcosa di più. Poi piagnucoli ancora un po’.Intanto oltre alla tristezza fai anche tante belle cose con gli amici, la vita e la tua fantasia. Con loro ti crei un mondo ormai troppo distante dal suo e troppo bello, tanto che nemmeno lui osa metterci piede. Poi in questo tuo mondo bello un giorno si socchiude una porta e devi scegliere: o uscire e sbattere la porta o aspettare in silenzio che (il primo) entri. Oppure ancora puoi buttarti dalla finestra!
Tutto inizia e finisce con lo stesso principio. E così come finisce ancora inizia, in un circolo infinito. Ciò che era prima ora è dopo e ciò che è dopo ora è prima. Innamorati di quello che sei apprendendo ciò che eri. Ricordati l’amore è la più bella pazzia che tra il prima è il dopo non ha differenza, c’è sempre.
Non sai che devastazione mi provochi. Con te mi smarrisco, mi perdo e con me…
Meglio la gioia oggi o la felicità domani?
È diventato tremendamente facile parlare d’amore al giorno d’oggi. Ormai i sentimenti sono rappresentati da messaggi di stato o mi piace sparsi ovunque. Ci sono troppe frasi scopiazzate in giro. Sta venendo a mancare il calore delle persone. Abbiamo centinaia di amicizie che non conosciamo, con le quali nemmeno mai parliamo. E persone che muoiono dalla voglia di cercarsi, ma non lo fanno per chissà quale paura. Ci sono persone che si amano e non stanno insieme, perché invece di vedersi, scrivono cazzate sui social network. Se vi manca qualcuno, cazzo prendete quella macchina, quel treno, quell’aereo, rubate un elicottero, un carro armato… fate qualcosa. Ma per favore non rimanete fermi su quella sedia a piangervi addosso.Si ha paura di guardarle in faccia le persone, paura di chissà cosa possano fare… Al massimo vi mandano a fanculo su! Che vuoi che sia, come se ne prendiate pochi già di vostro. Uno in più uno in meno non fa male, pensate che io ne ho una vasta collezione in cantina, ma sono ancora vivo. Poi alcuni li trovi a scrivere l’amore per dimostrare al mondo quanto stanno bene, poi arrivano a casa e dormono in letti separati. Non siate nemmeno ipocriti. Al mondo non frega un cazzo se vi amate, anzi non vedono l’ora che vi lasciate. E non fate le corna per scaramanzia, se non vi curate della persona che avete accanto ve le ritroverete sulla testa. Amatevi dentro le vostre case, nei vostri letti, in ogni luogo. Cercatevi e non perdetevi mai. Taggatevi di meno e abbracciatevi di più.Perché l’amore non è dentro un social network.
Per due individui non è difficile che si innamorino l’uno dell’altro. La difficoltà maggiore sta nell’accettare l’idea, il fatto di essere innamorati.
Il primo giorno urli e piangi. Il secondo piangi e basta. Dal terzo al centesimo piagnucoli. Al centunesimo cadi in crisi e senti che non ce la potrai fare. Al centotrentunesimo conosci un altro. Al duecentesimo ti lascia anche l’altro. Al trecentesimo tu e il primo tornate amici, vi volete bene. Mai come adesso siete stati felici. Meglio il forte legame che la storia di prima. Il giorno dopo ti sbilanci e lo baci, credi per il forte legame, ma senti che forse c’è qualcosa di più. Poi piagnucoli ancora un po’.Intanto oltre alla tristezza fai anche tante belle cose con gli amici, la vita e la tua fantasia. Con loro ti crei un mondo ormai troppo distante dal suo e troppo bello, tanto che nemmeno lui osa metterci piede. Poi in questo tuo mondo bello un giorno si socchiude una porta e devi scegliere: o uscire e sbattere la porta o aspettare in silenzio che (il primo) entri. Oppure ancora puoi buttarti dalla finestra!
Tutto inizia e finisce con lo stesso principio. E così come finisce ancora inizia, in un circolo infinito. Ciò che era prima ora è dopo e ciò che è dopo ora è prima. Innamorati di quello che sei apprendendo ciò che eri. Ricordati l’amore è la più bella pazzia che tra il prima è il dopo non ha differenza, c’è sempre.
Non sai che devastazione mi provochi. Con te mi smarrisco, mi perdo e con me…
Meglio la gioia oggi o la felicità domani?