Plutarco – Figli e bambini
Gli studenti non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere.
Gli studenti non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere.
Vorrei che ogni bambino, vivesse dentro una favola.
Avrei voluto parlare con mio padre, avrei voluto dirgli tante cose, crescere insieme a lui, ridere con lui, chiedergli consiglio nei momenti di difficoltà ed aiutarlo io, quando le forze gli sarebbero cominciate a mancare per l’età. Avrei voluto stringerlo e perdermi nel suo abbraccio, ma non mi è stata concessa la possibilità. Da bambino (ieri), a Padre (oggi) capisco l’importanza di un genitore per i figli, non farò mai mancare quell’affetto che, se non dato al momento giusto, non potrà mai più essere recuperato quando i figli saranno grandi.
La mia forza di vivere, di sorridere e lottare sempre e non arrendermi mai porta il nome dei miei figli.
Dove trovi l’energia? Dall’amore per mia figlia. Le promisi, quando rimasi incinta di lei, che non l’avrei mai abbandonata, perché io stessa lo ero stata e so quanto è dura dovercela fare da soli a crescere: voglio riuscire a darle tutto il meglio di me stessa.
La cosa più bella nei bambini è il ricordo della notte in cui li abbiamo fatti.
Se un bambino canta mentre gioca, lascialo cantare: è felice.