Linda Reale Ruffino – Poesia
Lo sguardo del poeta è quello che più di tutti ha bisogno di difendersi.
Lo sguardo del poeta è quello che più di tutti ha bisogno di difendersi.
Pensieri bruciati, parole affogate nel cuore, forse non c’è più spazio per l’amore. I ricordi, lasciati a macerare in un passato immaginato si dissolvono lentamente, nel tempo dimenticato. Ma la speranza si nasconde tra le mani sagge della fantasia, non è mai troppo tardi per regalare al nostro inferno un po’ di sollievo: un tocco di poesia.
La bellezza di uno scritto resta tra le pagine e il lettore, l’autore diventa un tramite, far arrivare un messaggio.
L’aspirante scrittore è un uomo impaziente che conosce l’attesa, un ragazzo solitario che sa stare tra la gente, un bambino annoiato che crea un mondo meraviglioso fuori dalla finestra.
Scrivere per me è come respirare, le parole sono aria che mi fanno vivere, non posso chiuderle tra i pensieri, devono essere libere.
Scrivo e leggo, leggo e scrivo. Le emozioni spingono la mia penna e muovono i miei arti. Più scrivo e più voglio scrivere; il mio cervello sembra non volersi fermare e il mio cuore continua a dettare. Mi rivedo in questi righi larghi, paralleli: in ogni rigo sono sempre io ma ogni rigo è, anche, un me diverso. Scrivere è parlare e parlarsi.
La scrittura è qualcosa che nasce dal cuore, cresce nella mente, matura nella bocca e muore davanti agli occhi di chi non apprezza.
La poesia è il fiore della pianta pensiero, che a sua volta è un getto dell’anima.
Poesia è ammirare un bellissimo quadro, un tramonto stupendo, e lo spuntar dell’alba, tenere in mano una rosa profumata e due corpi che si coprono di baci. La poesia è una melodia di passione e amore.
Non le scrive più nessuno le lettere, eppure sono così belle. Profumano di sentimenti e di tempo. Sono belle anche quando nell’incertezza le stropicci. Meravigliose quando dopo anni le ritrovi e ti perdi a leggerle. Peccato che nessuno si preoccupi più di scriverle, perché ancora esistono persone come me, a cui farebbe davvero tanto piacere riceverle.
Siamo tutti poeti moderni, macchine delle parole, in serie.
L’aforisma è un che di poetico massimamente concentrato nel minimo spazio possibile.
La poesia è un dono che da voce all’anima di chi la scrive.
Non ho mai scritto una poesia sulla mamma, perché non esistono parole sufficientemente belle per descriverla.
Il poeta, in fondo, non è migliore del truffatore: guadagna tanta più stima quanto più riesce ad analizzare i suoi dissidi interiori, spacciandoli per mali comuni.
Se non sai recitare una poesia alla persona che ami, fallo con gli occhi.
Se l’anima ti suggerisce una poesia, tu recitala con il cuore, non con le labbra.