Primo Levi – Giornata della memoria
La memoria è come il mare: può restituire brandelli di rottami a distanza di anni.
La memoria è come il mare: può restituire brandelli di rottami a distanza di anni.
Auschwitz inizia ogni volta che si guarda un mattatoio e si dice: sono soltanto animali.
Su un acceso rosso tramonto,sotto gl’ippocastani fioriti,sul piazzale giallo di sabbia,ieri i giorni sono tutti uguali,belli come gli alberi fioriti.È il mondo che sorridee io vorrei volare. Ma dove?Un filo spinato impedisceche qui dentro sboccino fiori.Non posso volare.Non voglio morire.
Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra. Ma questa è una verità che non molti conoscono.
La voce del dolore è rimasta scolpita sulla lapide della memoria. Neanche lo scultore più bravo potrà cancellare l’orrore scritto dalla mano dell’uomo.
Tutti scoprono, più o meno presto nella loro vita, che la felicità perfetta non è realizzabile, ma pochi si soffermano invece sulla considerazione opposta: che tale è anche una infelicità perfetta.
Non perché non voleva, ma perché non poteva, Dio non è intervenuto ad Auschwitz. Ma egli non poteva intervenire perché nell’atto della creazione dal nulla si era limitato, anzi si era spogliato della sua potenza.