Primo Levi – Giornata della memoria
La memoria è come il mare: può restituire brandelli di rottami a distanza di anni.
La memoria è come il mare: può restituire brandelli di rottami a distanza di anni.
Non perché non voleva, ma perché non poteva, Dio non è intervenuto ad Auschwitz. Ma egli non poteva intervenire perché nell’atto della creazione dal nulla si era limitato, anzi si era spogliato della sua potenza.
Se non altro perché un Auschwitz è esistito, nessuno dovrebbe oggi parlare di Provvidenza.
Gli abitanti del pianeta Auschwitz non avevano nomi. Non avevano né genitori né figli. Non si vestivano come si veste la gente qui. Non erano nati lì né li concepivano. Respiravano secondo le leggi di un’altra natura e non vivevano né morivano secondo le leggi di questo mondo. Il loro nome era Ka-Tzenik e la loro identità era quella del numero tatuato nella carne dell’avambraccio sinistro.
La domanda: Ditemi dove era Dio, ad Auschwitz. La risposta: e l’uomo dov’era?
Accavalla denari, tirane dalla vacca
Perché la memoria del male non riesce a cambiare l’umanità? A che serve la memoria?