Publio Elio – Anima
Piccola anima, piccola vagabonda lusingatrice, ospite e compagna del corpo, in quali luoghi andrai a finire ora, palliduccia, rigida e nuda, e non scherzerai più come eri solita fare!
Piccola anima, piccola vagabonda lusingatrice, ospite e compagna del corpo, in quali luoghi andrai a finire ora, palliduccia, rigida e nuda, e non scherzerai più come eri solita fare!
Vorrei essere un fiore, poter irradiare la sua freschezza, il suo splendore, il suo colore… vorrei poter infondere il suo profumo, in ogni dove, offrire fra alla gente un candore, simile alla ricchezza di un cuore… Vorrei essere un fiore, per donare riposo, ad ogni sofferenza, e con la mia fragilità, adagiarmi sul corpo per infondere pietà… Su quel ruscello, il mio fiore sovrasta, e co tanta bellezza, si sostiene più forte che mai, si disseta, da quella sorgente di amore.
È nella carne che nascondo l’anima.
La miglior compagnia che si può avere è la compagnia della propria anima.
A volte non resta che fingere che tutto va bene, lascia un respiro di dignità…
Attende la terra le mie lacrime, perché son le sole a illuminare il cielo di poesia, mentre il forno cuoce il pane che profumerà la vita e aprirà ombrelli di sorrisi.
Ci sono parole non detteche scavano nel fondo dell’animae risuonano tra i sensi.