Publio Virgilio Marone – Amico
Dell’Eneide dico: la qual mamma | fummi e fummi nutrice poetando: | sanz’essa non fermai peso di dramma.
Dell’Eneide dico: la qual mamma | fummi e fummi nutrice poetando: | sanz’essa non fermai peso di dramma.
Hai riempito le mie giornate di sensi veri. Ora come faccio senza te?
Attenzione amico mio perché com’è un giorno non lo è ogni giorno.
Chi ha troppi amici, non ha nulla. Perché gli amici veri sono perle rare che…
Gli amici sono fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni, imprevedibili, magici,…
In un mondo di falsità, un vero amico è una rarità.
La pazienza del consolatore deriva dal fatto che anche lui ha le sue rogne. Piangi,…