Rabindranath Tagore – Anima
Quando saraiquesta sorgente,quando incontreraiquest’acqua,quando riempiraiquesta brocca,quando irrigheraiquesto mondo,quando toglieraiquesta sete,allora mi potrò sedere.
Quando saraiquesta sorgente,quando incontreraiquest’acqua,quando riempiraiquesta brocca,quando irrigheraiquesto mondo,quando toglieraiquesta sete,allora mi potrò sedere.
Amalo, sussurrò il cuore. Soffrirai, sentenziò la mente. Tra le sue braccia morirò, capì l’anima.
Ci illudiamo che le stelle in cielo siano anime a noi care che al solo guardare, ci rispondono senza fiatare, ci amano e ci proteggono. Loro. Anime belle.
Il viaggio è cominciato. I piedi sono ben fermi a terra, ma la mia anima ora è leggera e libera di andare, perché ora so volare, volare nel tempo e nei luoghi dove trovare ali, sogni e cuore. Perché ora il mio amore va oltre, oltre la rabbia, oltre chi mi ha considerata un niente, oltre i confini di un mondo che è sempre in bilico tra l’amare e l’odiare e che spesso ti fa “cadere”.
Ci sono individui fatti così, che non riescono a riparare i danni inflitti dal destino alla loro anima.
Le tue mani sono in grado di graffiare il cielo.
Sebbene la tua anima navighi per leghe e ancora leghe, pure, oltre quelle leghe, c’è ancora il mare.