Rachid Ouala – Frasi Sagge
Il mondo va avanti lo stesso, anche quando ti fermi.
Il mondo va avanti lo stesso, anche quando ti fermi.
Ogni fallimento è una colonna che in futuro sorreggerà il successo.
Non domandatevi mai perché esistete, potreste perderci tutta la vita a pensarci.
Un dolore che vive impresso nella mente, è quel dolore che ti opprime il cuore.
L’ovvio è quel che non si vede mai, finché qualcuno non lo esprime con la massima semplicità.
Più tardi Lia mi avrebbe detto: “Tu vivi di superfici. Quando sembri profondo è perché ne incastri molte, e combini l’apparenza di un solido – un solido che se fosse solido non potrebbe stare in piedi.””Stai dicendo che sono superficiale?””No,” mi aveva risposto, “quello che gli altri chiamano profondità è solo un tesseract, un cubo tetradimensionale. Entri da un lato, esci dall’altro, e ti trovi in un universo che non può coesistere col tuo.”
Tante volte per non litigare mi giro e sparisco.
Ogni fallimento è una colonna che in futuro sorreggerà il successo.
Non domandatevi mai perché esistete, potreste perderci tutta la vita a pensarci.
Un dolore che vive impresso nella mente, è quel dolore che ti opprime il cuore.
L’ovvio è quel che non si vede mai, finché qualcuno non lo esprime con la massima semplicità.
Più tardi Lia mi avrebbe detto: “Tu vivi di superfici. Quando sembri profondo è perché ne incastri molte, e combini l’apparenza di un solido – un solido che se fosse solido non potrebbe stare in piedi.””Stai dicendo che sono superficiale?””No,” mi aveva risposto, “quello che gli altri chiamano profondità è solo un tesseract, un cubo tetradimensionale. Entri da un lato, esci dall’altro, e ti trovi in un universo che non può coesistere col tuo.”
Tante volte per non litigare mi giro e sparisco.
Ogni fallimento è una colonna che in futuro sorreggerà il successo.
Non domandatevi mai perché esistete, potreste perderci tutta la vita a pensarci.
Un dolore che vive impresso nella mente, è quel dolore che ti opprime il cuore.
L’ovvio è quel che non si vede mai, finché qualcuno non lo esprime con la massima semplicità.
Più tardi Lia mi avrebbe detto: “Tu vivi di superfici. Quando sembri profondo è perché ne incastri molte, e combini l’apparenza di un solido – un solido che se fosse solido non potrebbe stare in piedi.””Stai dicendo che sono superficiale?””No,” mi aveva risposto, “quello che gli altri chiamano profondità è solo un tesseract, un cubo tetradimensionale. Entri da un lato, esci dall’altro, e ti trovi in un universo che non può coesistere col tuo.”
Tante volte per non litigare mi giro e sparisco.