Raffaele Caponetto – Felicità
Donna vuol dire felicità, ma anche disgrazia. Dipende da quello che hai estratto dal bussolotto targato destino. Attento perché ogni cento palline, novantanove sono nere e soltanto una è bianca.
Donna vuol dire felicità, ma anche disgrazia. Dipende da quello che hai estratto dal bussolotto targato destino. Attento perché ogni cento palline, novantanove sono nere e soltanto una è bianca.
Il modo più facile per essere infelice è aspettare qualcuno che ti renda felice.
Una volta assaporata, l’allegria diventa una forte e continua tentazione e si trasforma in vizio già al primo cedimento.
Il segreto della felicità è avere un piano di riserva.
Ho sempre pensato che non v’è nessuna felicità maggiore di quella della famiglia.
E ti dico che farai parte di me, così, senza dirti altro. Come l’acqua fa parte del mare, come il vento appartiene al cielo. Tu ci sarai sempre, una presenza leggera e costante ma intensa, come l’aria stessa. Sarai lì, da qualche parte del mondo, a ricordarmi che la felicità esiste e che, forse, un giorno, potrò raggiungerla.
Mi sveglio una mattina e con strana armonia mi tiro su.Con apparente disinvoltura e una certa naturalezza mostro un sorriso drogato un po’ inebetito. Mi lavo di getto il viso ancora addormentato,intanto incomincio a sentire il primi odori della giornata, incomincio a vedere i primi colori… mi vesto non pensando a nulla, e sono felice.Accendo la televisione un po’ per tenermi compagnia, sento il telegiornale e anche oggi il mondo sembra girare, leggo un vecchio giornale… e sono ancora felice.Poi mi fermo un attimo e mi accorgo che sta piovendo, che la giornata è grigia, che la mia stanza puzza per un odore che non mi appartiene e che il mondo continua a girare, ma nel verso sbagliato. Ma poi penso che ti ho sognato, e sono più felice di prima… perché consapevole del motivo della mia felicità.