Raffaele Caponetto – Figli e bambini
Ci sono errori fatti in gioventù che si vorrebbero cancellare; sarebbe reato però volere cancellare l’errore che ormai ha già assolto la scuola dell’obbligo.
Ci sono errori fatti in gioventù che si vorrebbero cancellare; sarebbe reato però volere cancellare l’errore che ormai ha già assolto la scuola dell’obbligo.
I genitori ci insegnano quello che sanno, ma noi ci porteremo dentro per sempre quello che sono.
La guardi e vedi il suo primo sguardo, il momento che l’hai stretta a te. Ora si sente donna, ma è ancora la tua bambina. Non sai se è pronta ad affrontare il mondo. Certe scelte le cambieranno la vita per sempre, e tu puoi solo guardarla ed amarla, darle le tue braccia per farle capire che il tuo amore non cambierà mai.
Son passati anni dal momento in cui tu, figlia mia, donasti una rosa al tuo papà. Eri così piccolina e già tanto sensibile. Coltivavo rose e tu ne adoravi i momenti. Ascoltando in silenzio. Folleggiavi, ammaliata dal nostro piccolo giardino incantato. Ne è trascorso di tempo e la tua rosa donata vive ancora nel mio cuore; regna nella mia stanza. Nulla è paragonabile al suo valore, poiché è stata colta con le tue piccole mani. Perché è stata regalata da te… bambina mia.
Se hai troppo timore reverenziale del tuo superiore, del tuo capo ufficio; prova ad immaginartelo…
I genitori dovrebbero ascoltare di più e imparare dai propri figli.
Quindi figlio unico giocavo a palla da solo contro il muro e qualche volta paravo, avevo anche una mania: provavo a sentirmi sempre libero.