Raffaele Caponetto – Società
Al peggio non c’è mai fine, per cui teniamo il governo che abbiamo.
Al peggio non c’è mai fine, per cui teniamo il governo che abbiamo.
A chi si vanta di dire sempre ciò che pensa, dico subito che, a prescindere da tante altre considerazioni, costoro hanno poco sale in zucca, si sono proprio degli stupidi.
Sono a favore della censura: ti affina la creatività, se qualcuno ti blocca sei costretto ad aggirare l’ostacolo. Detto questo, oggi non c’è censura e neanche satira.
Non si può giocare con la vita dei propri sudditi ed essere giullari e re ai loro danni.
Entrando a scuola tremavo, uscendo da scuola piangevo. Andavo a scuola come si va al patibolo, la mia decapitazione era sempre soltanto rinviata, e questa era per me una tortura.
Chi ha fatto la legge deve essere il primo ad ubbidire alla legge.
Mai come adesso mi sento fiero di far parte di una minoranza di italiani, quindi di essere cittadino e non suddito.