Si soffre quando ci ostiniamo a cercare l’amore ideale, quello del principe azzurro delle fiabe, quando lo vogliamo collocare nei luoghi comuni, negli schemi, negli stereotipi in cui ci siamo identificati. “L’ideale” scrive Nietzsche “è una menzogna che pesa sulla realtà”
Paura. Di te. Amarti è il rischio più alto.
Forse basterebbe poco. Per Amarsi. Basterebbe non rincorrere, ma incontrarsi. Non trattenere nulla. Imparare a sorprendersi. La vita fluisce. Le stagioni si rincorrono, si susseguono, gli anni passano. Restano i ricordi. Incontrarsi in un crocevia di strade, tendersi la mano e dirsi “Piacere”. E quel crocevia di strade immancabilmente sono la vecchia Te e la nuova Te. “Piacere” “Piacere” farsi eco, fa eco la nuova venuta, con un sorriso. Ecco, vedi, a quel sorriso dobbiamo rispondere con un sorriso. Su quel ponte, tra passato e futuro, come in un gioco di specchi, ci sei tu e al contempo una perfetta sconosciuta. Regalati un’istantanea. Vale un sorriso.
Le parole hanno un peso per chi le riceve, sarebbe meglio una parola in meno…
L’amore: quel sorriso stampato sul viso, gli occhi lucidi, un brivido ad ogni tuo bacio, ogni tua carezza. Quella paura di perderti che non ti abbandona mai… speriamo che duri a lungo!
Per certo amore è pena.
La gelosia spegne l’amore come le ceneri spengono il fuoco.