Raffaella Frese – Stati d’Animo
Sono l’onda che urta la riva, sono la riva che accarezza la sabbia. Sono la sabbia che culla le onde. Sono io. In continua mutazione, io perennemente in tempesta con la mia quotidianità.
Sono l’onda che urta la riva, sono la riva che accarezza la sabbia. Sono la sabbia che culla le onde. Sono io. In continua mutazione, io perennemente in tempesta con la mia quotidianità.
I pregiudizi pongono soltanto degli ostacoli alla conoscenza e alle nuove esperienze.
Ora vorrei che tutto questo fosse giusto, che ne valesse davvero la pena. Ho scoperto di avere un cuore anche io. Di provare dei sentimenti anche io. Ho scoperto che non era la fame a corrodermi lo stomaco. Ma la nostalgia. La mancanza di persone che mi facessero credere che ne valesse ancora la pena di fidarsi. Di regalare affetto. E ora sono qui, in equilibrio. E lo so. Di essere più fragile di prima. Perché adesso mi fido. Perché adesso so sognare. Insieme.
Resto nascosta dietro le labbra tanto abili nel dire, quanto nel nascondere. Ogni giorno tingo la lingua nel calamaio dei respiri, fermi in attesa che l’ultima parola si esponga al silenzio, zittito dietro un azzardato lamento.
È la verità, molte volte sono i nostri errori a determinare il nostro destino. Scelte sbagliate al momento giusto, scelte giuste al momento sbagliato. Ma se non fosse così cosa saremmo; un vuoto incolmabile che non conosce vita, che non conosce rinascita, che non conosce risalita, che non conosce esperienza!
Ciò che può renderti felice ora e per sempre non cercarlo altrove, casa tua è dentro di te.
Ci sarà sempre qualcosa di te che mi farà battere il cuore.