Raffaella Frese – Stati d’Animo
Sono l’onda che urta la riva, sono la riva che accarezza la sabbia. Sono la sabbia che culla le onde. Sono io. In continua mutazione, io perennemente in tempesta con la mia quotidianità.
Sono l’onda che urta la riva, sono la riva che accarezza la sabbia. Sono la sabbia che culla le onde. Sono io. In continua mutazione, io perennemente in tempesta con la mia quotidianità.
Ad ogni passo mi spogliavo di ogni certezza affrontando l’ignoto.
Andare via non è una rinuncia, è solo un cercare un qualcosa di meglio di quello che si lascia indietro.
Pensavo che le cose sarebbero andate male, e per questo mi hanno detto che sono troppo pessimista. A pensarci bene, andrà molto peggio: il tempo che la flebile fiammella si spenga.
Crescendo ho imparato i tanti mai: mai giudicare una persona dall’apparenza. Mai affidarsi e fidarsi solo della ragione. Mai abbattersi di fronte alle difficoltà. Mai abbandonare i propri sogni solo per accontentare gli altri!
Mi sono ripromessa di non fidarmi più di chi si presenta a prima vista nel miglior modo possibile. Sono giunta a questa conclusione dopo alcuni riprovevoli fatti e comportamenti di chi fino a ieri ha sempre detto di volermi un bene dell’anima, rivelandosi in seguito un serpe velenoso camuffato da brava persona. Purtroppo non è tutto oro ciò che luccica. D’ora in poi non permetterò più a nessuno di ferirmi, usarmi o approfittarsi della mia buona fede. Non farò più sconti a nessuno, non perdonerò più chi si permetterà di farmi del male. E di una cosa sono certa io non sarò mai come queste persone, le peggiori che abbia mai incontrato in vita mia.
Sono una Donna ma sono anche una mamma, e in quel giorno speciale dove la felicità ha incontrato il mio cuore: “quel pezzo di plastica dove è inciso il nome dei miei figli e il mio nome”, in assoluto per me, rimane il bracciale più bello che la vita mi potesse donare.