Raffaelle Morelli – Uomini & Donne
Nella società contemporanea sembra che la coppia ” fissa” fedele, monogama e immutabile nel tempo, non abbia più diritto di cittadinanza.
Nella società contemporanea sembra che la coppia ” fissa” fedele, monogama e immutabile nel tempo, non abbia più diritto di cittadinanza.
Un uomo buono può essere stupido e tuttavia rimanere buono. Ma un uomo cattivo non può assolutamente fare a meno di essere intelligente.
Sarebbe bello se le persone che decidono di rovinarsi la vita da sole, si rendessero conto dei danni e delle sofferenze che procurano alle persone che le amano e che loro dicono di amare, ma purtroppo ciò avviene molto raramente. In essi vincono un egoismo disarmante e un menefreghismo tali per cui pretendono che nessuno si occupi di loro, dei loro problemi o della loro salute, come se nemmeno chi condivide la loro vita avesse il bisogno amorevole e naturale di preoccuparsene. Diventa una guerra persa con persone non consapevoli e non cresciute che sono invece convinte di essere tutt’e due le cose e a livelli ben superiori di chi si consuma per loro, ammazzandosi e rovinandosi a sua volta.
Se una donna va con tanti uomini, è una poco di buono, se lo fa un uomo è più che buono, se due donne si tengono per mano, sono grandi amiche, se lo fanno 2 uomini sono gay, se una donna lava, stira, cucina… fa semplicemente la donna, se lo fa un uomo, è da sposare, se una donna tradisce lo fa col cuore, perché è innamorata, se lo fa un uomo è il solito stronzo, una donna che piange, o è sensibile o è colpa di un uomo, se piange un uomo, è debole, se una donna fa un complimento a un’altra donna è sincero (il complimento), un uomo non fa mai complimenti a un altro uomo, ma non per questo non l’apprezza, se una donna parla troppo, rompe le palle, se lo fa un uomo… esistono? Questa è la vita, due mondi paralleli e lontani anni luce.
Siamo donne forti, dall’animo sensibile, lo siamo nelle parole, nei fatti, viviamo di piccole cose e di grandi speranze.
L’uomo è un continuo divenire e trasformarsi in diversi se stessi, sconosciuti ai precedenti.
Era velata, è vero; ma due anni innanzi non avrei avuto bisogno di vederla in viso per riconoscerla, sotto ogni velo: sì, l’avrei indovinata. Pure ancora il cuore mi palpitò al sapere che era lei, e i due anni trascorsi senza vederla, come gli effetti che parevan nati da tanta separazione, sfumarono, svaniti insieme, al solo tocco della sua veste.