Ralph Waldo Emerson – Comportamento
Noi amiamo la forza e c’importa molto poco di come essa si manifesti.
Noi amiamo la forza e c’importa molto poco di come essa si manifesti.
Quando pensi di sapere tutto di lui, comprendi che invece non sai nulla.
C’è l’inverno dentro me. Ghiacciata, paralizzata da occhi freddi distanti, distratti e indifferenti. Cade la neve da i miei occhi e nessuno lo vede, beh si sa no! La neve stupisce attrae è magica, candita mah ad un certo punto dopo averla pestata, presa tra le loro mani e poi gettata solo per giocare per poche ore; si stancano neppure la guardano o toccano perché è gelida. Non mai visto nessuno in grado di far “sopravvivere” la neve nessuno la presa con se facendola “vivere” anche d’estate, ecco io sono come lei! All’inizio si stupiscono si divertono mah poi si stancano perché come la neve ci vuole delicatezza nel toccarmi se no mi sgretolo e loro non gli importa il motivo per cui mi sgretolo però se sanno toccarmi mi sciolgo proprio come lei e potrai “bere” da me, mah non ho mai visto nessuno in grado di farmi sopravvivere, non mai visto nessuno che è rimasto e che rimarrà.
Mantenere la tranquillità è una battaglia.
Per ogni persona che si lamenta, ce n’è almeno un’altra che nel frattempo le sta fottendo l’oggetto della lamentela.
Siamo dei vasi col coperchio è tutto dentro di noi.Osservare altrove per riconoscerlo in noi stessi.La risposta giace dove la domanda nasce.
Non è disdicevole calare il capo nel dolore, grande è colui che accetta l’avvicendarsi delle stagioni.
Quando pensi di sapere tutto di lui, comprendi che invece non sai nulla.
C’è l’inverno dentro me. Ghiacciata, paralizzata da occhi freddi distanti, distratti e indifferenti. Cade la neve da i miei occhi e nessuno lo vede, beh si sa no! La neve stupisce attrae è magica, candita mah ad un certo punto dopo averla pestata, presa tra le loro mani e poi gettata solo per giocare per poche ore; si stancano neppure la guardano o toccano perché è gelida. Non mai visto nessuno in grado di far “sopravvivere” la neve nessuno la presa con se facendola “vivere” anche d’estate, ecco io sono come lei! All’inizio si stupiscono si divertono mah poi si stancano perché come la neve ci vuole delicatezza nel toccarmi se no mi sgretolo e loro non gli importa il motivo per cui mi sgretolo però se sanno toccarmi mi sciolgo proprio come lei e potrai “bere” da me, mah non ho mai visto nessuno in grado di farmi sopravvivere, non mai visto nessuno che è rimasto e che rimarrà.
Mantenere la tranquillità è una battaglia.
Per ogni persona che si lamenta, ce n’è almeno un’altra che nel frattempo le sta fottendo l’oggetto della lamentela.
Siamo dei vasi col coperchio è tutto dentro di noi.Osservare altrove per riconoscerlo in noi stessi.La risposta giace dove la domanda nasce.
Non è disdicevole calare il capo nel dolore, grande è colui che accetta l’avvicendarsi delle stagioni.
Quando pensi di sapere tutto di lui, comprendi che invece non sai nulla.
C’è l’inverno dentro me. Ghiacciata, paralizzata da occhi freddi distanti, distratti e indifferenti. Cade la neve da i miei occhi e nessuno lo vede, beh si sa no! La neve stupisce attrae è magica, candita mah ad un certo punto dopo averla pestata, presa tra le loro mani e poi gettata solo per giocare per poche ore; si stancano neppure la guardano o toccano perché è gelida. Non mai visto nessuno in grado di far “sopravvivere” la neve nessuno la presa con se facendola “vivere” anche d’estate, ecco io sono come lei! All’inizio si stupiscono si divertono mah poi si stancano perché come la neve ci vuole delicatezza nel toccarmi se no mi sgretolo e loro non gli importa il motivo per cui mi sgretolo però se sanno toccarmi mi sciolgo proprio come lei e potrai “bere” da me, mah non ho mai visto nessuno in grado di farmi sopravvivere, non mai visto nessuno che è rimasto e che rimarrà.
Mantenere la tranquillità è una battaglia.
Per ogni persona che si lamenta, ce n’è almeno un’altra che nel frattempo le sta fottendo l’oggetto della lamentela.
Siamo dei vasi col coperchio è tutto dentro di noi.Osservare altrove per riconoscerlo in noi stessi.La risposta giace dove la domanda nasce.
Non è disdicevole calare il capo nel dolore, grande è colui che accetta l’avvicendarsi delle stagioni.