Raniero Cappelli – Vita
A ben guardare, ti puoi ritrovare fra le venature del legno di quella porta che, si apre sommessamente sull’infinito.
A ben guardare, ti puoi ritrovare fra le venature del legno di quella porta che, si apre sommessamente sull’infinito.
Non aver paura di vivere emozioni, ma abbi solo timore di trascorrere una vita senza averne vissute.
Quanta cattiveria si erge dalle fondamenta dell’ipocrisia. Quanta falsità si arrampica e si insinua nelle viscere dell’incoscienza. No sono solo strappi al cuore queste realistiche condanne, ma ferite aperte che provocano infelicità e dolore a chi ne rimane vittima. Elaborare il lutto non vuol dire superarlo, come combattere la cattiveria non vuol dire sempre sconfiggerla. Troppa erbaccia afferra le nostre caviglie costringendoci a sopravvivere non a vivere! Questa è la dura realtà che dobbiamo tenere conto, ma sapendo anche che; se abbiamo il coraggio di affrontare i disordini e la cupidità della realtà, domani potremmo finalmente avere la meglio e sradicare tutte le erbacce che ostacolano il nostro cammino, (vivendo davvero).
Vivere dà più soddisfazione, ma lasciarsi vivere dà meno sofferenza.
Non è un semplice manifestarsi in chi osa indossare il verbo del ribelle, ma un’Essere consapevolmente presente.
Imparare a lasciare andare via le cose ed anche le persone se, trattenerle, significa avere accanto chi ti può ferire da un momento all’altro.
Anche se diventi “qualcuno”, senza umiltà resti niente e nessuno.