Carl William Brown – Religione
Dio non esiste, ne sono sicuro ! Come fai ad esserne così certo ?Beh me l’ha detto lui, un giorno, sai mi ha proprio detto così:”Vedi io esisto in teoria, ma in pratica è come se non esistessi.”
Dio non esiste, ne sono sicuro ! Come fai ad esserne così certo ?Beh me l’ha detto lui, un giorno, sai mi ha proprio detto così:”Vedi io esisto in teoria, ma in pratica è come se non esistessi.”
La religione, come la matematica, non è un’opinione è solo una fesseria.
Per la chiesa esiste Dio ed esiste il diavolo, cioè esiste il bene ed il male; per l’umorista non esiste ne l’uno ne l’altro, ma esiste l’uomo e bisogna cercare di migliorarlo.
Dio e l’umorismo sono due divinità, l’unica differenza è che Dio non si vede e non si sente.
Il vero guaio non è l’esistenza di Dio, è che non riusciamo a liberarcene.
La cristianità è una buona notizia, non un buon consiglio.
La religione non è altro che l’ombra gettata dall’universo sull’intelligenza umana.
La religione è una strada per camminare, non una strada per parlare.
La teologia è il tentativo di spiegare l’inconoscibile nei termini di ciò che non vale la pena conoscere.
Il tempo è un gran legalizzatore, anche nel campo della morale.
La religione è il rafforzamento della coesione di gruppo, è il rafforzamento dell’incoerenza.
La vera divinità dell’universo è la stupidità, ella è onnipresente ed onnipotente.
La vita terrena può sembrare ricca, vasta nei suoi multiformi aspetti, dallo sfarzo del trono alla briciola che basta appena a sfamare, ma dobbiamo essere consapevoli che tutto ciò appartiene alla cerchia ristretta del nostro destino mortale; per trovare di più, per sperimentare qualcosa che vada ben al di là di quello che la vita ci concede dobbiamo guardare oltre, a quello che ci aspetta dopo la morte.
La mente immortale non può semplicemente inchinarsi alle certezze inconsapevoli della fede. Alzare lo sguardo, cercare di diradare le nebbie del mistero, ci dà la presunzione di crederci capaci di costruire una geometrica, razionale ragnatela sulla trama effimera e volatile che avvolge la nostra vita.
L’unica cosa di cui disponiamo è la fede in una risurrezione che riesca a trasformare il buio della morte nella luce dell’immortalità.
Qualora tentassero di entrare in voi pensieri e sentimenti estranei, o perfino negativi, obbligateli a mettersi al servizio del mondo divino, a lavorare per il Signore, come voi stessi avete deciso di fare. È cosi che tutti gli animali che vengono a cibarsi nel vostro giardino interiore saranno soggiogati dal pensiero dominante che li terrà sotto controllo.
Abbiate ogni giorno un pensiero dominante, per dare alle forze del mondo invisibile, alle entità celesti, tutte le possibilità di lavorare su di voi.