Henry Louis Mencken – Religione
Il tempo è un gran legalizzatore, anche nel campo della morale.
Il tempo è un gran legalizzatore, anche nel campo della morale.
La chiesa da più valore ai beni spirituali ed i beni terreni danno più valore alla chiesa.
La religione è il rafforzamento della coesione di gruppo, è il rafforzamento dell’incoerenza.
Dio è onniscente, onnipresente, onnipotente, solo che non mette mai in pratica queste sue magnifiche qualità, forse l’età l’ha reso troppo pigro.
La vera divinità dell’universo è la stupidità, ella è onnipresente ed onnipotente.
La fede è un meccanismo psicologico che vi da una forza bestiale, senza di questa come fareste a sopportare di essere trattati come bestie.
È vero che Dio esiste, solo che non mi interpella mai.
A volte gli atei sono tali perché nascono in luoghi troppo religiosi, anzi sono gli unici veri atei, gli altri sono solo ridicoli ignoranti.
Guai a voi che aggiungete casa a casa e unite campo a campo sino a non lasciare più posto agli altri.
Dio non esiste, ne sono sicuro ! Come fai ad esserne così certo ?Beh me l’ha detto lui, un giorno, sai mi ha proprio detto così:”Vedi io esisto in teoria, ma in pratica è come se non esistessi.”
La religione, come la matematica, non è un’opinione è solo una fesseria.
Per la chiesa esiste Dio ed esiste il diavolo, cioè esiste il bene ed il male; per l’umorista non esiste ne l’uno ne l’altro, ma esiste l’uomo e bisogna cercare di migliorarlo.
Chi crede nell’amore crede anche in Dio perchè Lui è amore.
La vita terrena può sembrare ricca, vasta nei suoi multiformi aspetti, dallo sfarzo del trono alla briciola che basta appena a sfamare, ma dobbiamo essere consapevoli che tutto ciò appartiene alla cerchia ristretta del nostro destino mortale; per trovare di più, per sperimentare qualcosa che vada ben al di là di quello che la vita ci concede dobbiamo guardare oltre, a quello che ci aspetta dopo la morte.
Il bello di essere cristiani è poter fare tutto ciò che si vuole potendo poi contare su confessione e pentimento.
La mente immortale non può semplicemente inchinarsi alle certezze inconsapevoli della fede. Alzare lo sguardo, cercare di diradare le nebbie del mistero, ci dà la presunzione di crederci capaci di costruire una geometrica, razionale ragnatela sulla trama effimera e volatile che avvolge la nostra vita.
La chiesa ha sempre tenuto in massima considerazione la cultura, beh, diciamo la propria cultura.