Renato Zero – Anima
L’anima se si capisse sarebbe un muscolo qualsiasi.
L’anima se si capisse sarebbe un muscolo qualsiasi.
Non sono speciale ma “unica”. Unica perché mi stimo, unica perché sono semplice, ribelle, ma soprattutto sono un’anima “dannatamente” libera. Libera di essere, libera da pregiudizi.
Non ci sono creme per distendere le rughe dell’anima, ma solo la giovinezza interiore della gioia.
Le cicatrici della vita non hanno mai lembi che combaciano del tutto: da quei bordi mai del tutto ricuciti, emerge la stessa luce confortante e fioca e che si intravede vagando in una notte senza luna e senza stelle.
Rapire un’anima non basta… manca qualcosa, un bacio, una carezza, un odore e un sapore. Mancano le coccole alla sera sul divano, le passeggiate in riva al mare, mano nella mano. No… rapire un’anima non basta.
Quando due anime affini si trovano e poi si perdono, dopo essersi assaporate, dopo essersi unite nell’anima per sempre, capita di non trovare più la propria dimensione all’interno di se stessi, di sentirsi persi e fuori luongo anche dentro la propria casa. Anche questo sarà per sempre, se per sempre rimarranno divise.
Ed è l’impotenza di fronte a certe cose che ci fa capire quanto siamo tristemente umani.