Antonio Cuomo – Ricordi
Oggi non c’è niente di più dolce per il mio animo… che perdermi nell’amore narrato dal tuo umile cuore.
Oggi non c’è niente di più dolce per il mio animo… che perdermi nell’amore narrato dal tuo umile cuore.
Un giardino colmo di rose eri tu, i tuoi fiori belli sia agli occhi sia al sentore, profumavi di vita. Il tuo era uno di quei giardini senza recinzione né tantomeno un cancello, dove ognuno attratto dalle tue bellezze e dalle tue fragranze si sentiva autorizzato a recidere quelle tue rose, adesso che di quel bello ti rimangono solo gli arbusti spinosi, quelle spine fanno solo tanto male al tuo cuore!
Il bello dell’aver vissuto tanti passati è che quando il presente è infernale, c’è sempre qualcuno che da sognare.
Sognavo ad occhi aperti… mi piaceva farlo, perché potevo sognare qualsiasi cosa che io volessi. Sapevo che mi attendevano i sogni, bastava crederci. Io non ho mai smesso di crederci.
Vi lascio alla magia dei sogni, perché solo di notte essi si manifestano nella loro pienezza. E se essi non vi cercano, cercateli voi, ma non abusatene, potreste svegliarvi con l’amaro in bocca, quando i vostri occhi vedranno la realtà! I sogni sono così, esistono finché noi lo vogliamo, esistono per renderci l esistenza meno amara, ma sogni troppo grandi senza realizzarli possono distruggervi!
Si fatica tanto per dimenticare, che basta un nonnulla per ricadere nella trappola dei ricordi.
A volte ci rendiamo conto che la felicità è l’unica ad averci accompagnato quando la credevamo persa. Perché un attimo felice è un sorriso al mondo più ingenuo, un aiuto all’umanità, il guardare il tramonto con la persona che ami. Sono questi i momenti che ricorderai sempre, quando ti renderai conto di non esser sola come credevi.
I ricordi aiutano ad allietare il presente.
Mi avvicino… sento il tuo odore e la mia mente mi porta ai ricordi della mia infanzia… rumori di risate, profumo del sugo buono, filastrocche e canzoni di altri tempi e ninna nanne che ormai nessuno canta più… forte… si… tu forte come una roccia davi sicurezza e certezza alla mia vita! Mi avvicino e sei piccola indifesa come lo ero io quando ti prendevi cura di me! Ti accarezzo e i bacio e vorrei che fossi tu a farlo, ti ho chiamata hai accennato un sorriso e nel mio cuore spero solo tu mi abbai riconosciuta. Vorrei raccontarti tante cose ma non ci riesco e spero solo tu possa sentire col cuore quello che ormai la mente non ti fa più sentire. Vorrei tenerti con me per sempre e questo sarà fatto perché nemmeno la morte riuscirà a portarti via dai miei ricordi dal mio sangue dalla mia anima e dal mio cuore. Nonna ti amo.
I ricordi non vanno mai cancellati, la memoria ne custodisce la chiave gelosamente.Incancellabili.
I miei ricordi sono film in bianco e nero, ricordare mi fa sentire come un ginnasta che cammina su di un filo in bilico tra passato e futuro, il presente è solo l’ultimo sospiro di un testo aggrappato alla melodia di una canzone che suona alla festa del paese, la realtà cammina lungo i pensieri dei bimbi che corrono accanto ai loro sogni, come la neve che si scioglie alla luce di un sole che porta speranza.
Chi ha scritto che il tempo aggiusta tutto e’un gran bugiardo. Tutto passa, questo è vero, ma nulla si dimentica!
Non si può dire addio a qualcuno fintanto che nella nostra mente ci sono i ricordi. A chi vive nelle nostre memorie non abbiamo detto addio.
Alla panchina ho trovato pensieri e ricordi, un frammento di universo che mi ha mostrato che tutto ciò che pensavo riguardo al mondo e a lei era sbagliato, mi ha mostrato che non capivo, che avevo paura, avevo paura dell’amore e cercavo di nasconderlo dietro una recita, quando in realtà avrei potuto esprimerlo semplicemente essendo me stesso. Alla panchina ho trovato il destino e seppur dolore coli dai miei occhi non provo né paura né rassegnazione. Un bagliore lontano mi conduce poiché non tutti coloro che vagano sono smarriti. Il sole di luglio è andato e splende alle mie spalle, ma nella via del dolore troverò la mia torre nera. E forse un giorno troverò oltre il velo di questo mondo un cuore vero da chiamare casa.
Appartengo a quelli degli anni ’80. Il periodo dei paninari, noi che andavamo in giro con i jeans strappati e gli anfibi. Io mezza dark vestivo sempre di nero con i capelli colorati, imponevo il mio carattere. Noi, che sognavamo con poco e credevamo di avere il mondo in mano, dimenticando che ci mancavano pure i soldi per il panino, oggi siamo dirigenti, impiegati, avvocati, dottori, ma la mente ci porta sempre a quegli anni, eravamo veri e spensierati.Oggi il quotidiano a volte ci costringe a reprimere gli anni ’80 nascosti nella nostra anima, ma in fondo in fondo, quei ragazzacci degli anni ’80 ci danno la forza per combattere questa vita.
Ci sono posti in cui vorresti andare, ma non esistono strade. E poi ci sono momenti che non vuoi ricordare, ma una lama pungente continua a scarnificare.
Gli Odori, i Profumi, la Musica si fissano nella memoria creando un legame connaturato e indissolubile coi Ricordi.L’affascinante potere di far rivivere quell’istante passato come fosse presente.