Rino Gaetano – Frasi Sagge
Tu somigli all’acquario comunalel’acqua torbida per scimmiottare il mare.
Tu somigli all’acquario comunalel’acqua torbida per scimmiottare il mare.
Non se ne ha proprio voglia, a volte, di ricominciare. Tutto si mescola e si sporca. Le sensazioni negative opprimono senza dare via di scampo. Non si crede a nessuno, non si crede a niente. Non si crede neppure alla propria immagine decisa davanti allo specchio. Ci si costruisce un mondo nuovo di pensieri, idee, progetti e possibili fallimenti. Per avere la certezza che nessuno oltrepasserà più il confine delle proprie decisioni. Decidi tu, per te. Ogni passo, ogni gesto, ogni sorriso è accuratamente protetto da una patina di omertà. “Nessuno saprà più come ammazzarmi. Piuttosto mi ammazzo da sola.” È così che, muta, cammini guardando avanti. Perdendo le sfumature che prima vedevi, con la coda dell’occhio, e che completavano la tua visione. Ora non vedi oltre il tuo naso. Non vuoi vedere oltre. Perché ogni volta che ti sei concessa la meraviglia di paesaggi più vasti, ti sei persa, senza poter tornare. Ti trascini morta, su gambe stanche, verso una piccola oasi di pace dove l’unica brezza è resa possibile dalla tua ombra. Non ci sarà più l’ombra di nessun altro accanto a te. Due ombre si mescolano, si confondono. Fanno perdere il senso di due individui distinti per farli sembrare uno solo. C’è solo un modo perché sembrino due persone: che non siano accanto.
Che senso ha nascere per poi non esistere?
Spesso si fa meno danno nel rimanere fermi che correre senza destinazione e, peggio ancora, senza meta.
Il grande mistero del mondo non è Dio, è l’uomo.
Ora più niente è per sempre, cerchiamo di abituarci al forse, spero, possibilmente, sarà meno traumatico quando tutto finirà o cambierà.
Guarda il mondo con gli occhi di un bambino e troverai meraviglioso anche un semplice sassolino di pietra.