Rita Bellacosa – Personaggi famosi
La fame è stata la mia maestra, la migliore.
La fame è stata la mia maestra, la migliore.
La giovinezza sta nel provare ogni giorno le proprie idee e passioni contro la realtà, per vedere se tagliano.
Quando Fellini si è ammalato io stavo sempre in contatto con la moglie. Le telefonavano per sapere come stava. Poi, quando è morto, continuavo a telefonare. Lei un giorno si confidò: “Sai una cosa, Anita, io ho pensato sempre male di te, perché credevo avessi una relazione con mio marito. Ma quando Federico stava male, ed era in ospedale, mi contattavano attori e attrici. Quando è morto, non mi ha chiamato più nessuno. Solo tu”.
Ho visto più lontano degli altri, perché stavo sulle spalle di giganti.
Avremo una campionessa olimpionica in meno, qualche giornalista in meno, qualche magistrato in meno e troppi politici, o meglio troppi ambiziosi in più. Se almeno Valentina Vezzali usasse il fioretto in parlamento…
Non sono un giornalista, sono un giornalaio io.
…pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra.