Rita Lombardi – Comportamento
Le mie idee, i miei pensieri sono sacri, io agisco secondo il mio modo di pensare, giusto o sbagliato che sia, so prendermi le mie responsabilità in ciò che dico e faccio.
Le mie idee, i miei pensieri sono sacri, io agisco secondo il mio modo di pensare, giusto o sbagliato che sia, so prendermi le mie responsabilità in ciò che dico e faccio.
Quando credi di prenderti gioco di me ricordati che sono stato io ad averlo iniziato.
L’ipocrita, maschio o femmina che sia, il viso ha di una immagine cretina quando s’avvicina!
Quando sei giovane, ingenuo, e sognatore saresti disposto a far qualsiasi cosa per ottenere quello che desideri. Talvolta ti capita di renderti ridicolo. Talvolta ti capita di sentirti come se nessuno oltre te capisse ciò che fai e il motivo per cui lo fai. Come se solo tu avvertissi che c’è dell’acqua sotto quella terra. E allora scavi, scavi, scavi. Nessun amico, per quanto in buona fede e in possesso dei migliori consigli del mondo, riuscirà a distoglierti dal tuo obiettivo. Continuerai a scavare. Anche a mani nude, anche aggrappandoti ad ogni minimo segnale che ravvivi la tua speranza di non esserti sbagliato, di non aver sprecato tempo, energie, impegno per qualcosa, per qualcuno che non lo meritasse. Il fatto è che finché su quel fondo non ci arrivi tu, da solo, con le tue convinzioni e con la tua testa, con tutte le cicatrici e i segni che restano indelebili, non capirai. E solo una volta toccato il fondo, esausto, alzerai la testa e troverai le stelle lassù ad aspettarti. E capirai. Capirai che quelle stelle lassù ci son sempre state, ma che non avresti mai potuto vederle prima. Che ora sai da che parte andare. E, a quel punto, crescerai.
Posso cambiare opinione su una persona anche più volte, ma alla fine le prime impressioni si rivelano, quasi sempre, quelle più veritiere.
Non smetto mai di stupirmi per il dolore nascosto in ognuno di voi. Nessuno può giudicarti, perché non può sapere proprio un cazzo della tua vita.
L’invidia è la chiave; presente ed evidente in tutta la storia di Dio. È la sostanza del suo temperamento, la base del suo carattere. La paura che se Adamo ed Eva avessero mangiato il frutto dell’Albero della conoscenza sarebbero diventati “come Dio” scatenò la sua invidia al punto di sconvolgergli la ragione, sicché fu incapace di trattare quelle povere creature con giustizia e carità, e non seppe nemmeno astenersi da un comportamento crudele e criminale verso i loro innocenti discendenti.