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Rita Lombardi – Figli e bambini

Dove sta scritto che due persone dello stesso sesso non possano essere dei bravi genitori? Ci sono genitori che non sono nemmeno degni di essere tali.

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  • Silvia Nelli – Figli e bambini

    Ciao figlio mio, vorrei dirti che il mondo è così come lo vedi e lo immagini adesso. Che le persone saranno sempre pronte a giocare con te, ad aiutarti, proprio come fai tu con i tuoi amichetti e i tuoi compagni di scuola. Purtroppo figlio mio, ti dovrò insegnare a difenderti, ad aver coraggio e forza. Dovrò farti vedere il mondo anche sotto l’altro lato, quello peggiore. Figlio, incontrerai persone buone e persone cattive. Le buone tienile strette e difendile. Difendi il tuo rapporto con loro e sii sempre onesto e leale. Con le cattive, impara a non dar troppo peso alle loro parole, a quelle storie assurde che spesso la gente ama inventare, impara a non prendertela, a fregartene perché quando avrai imparato questo credimi, sarai a buon punto. Non dovrà mai mancarti la forza di provare e di rischiare! Perché ti devi ricordare che per la tua umiltà, che spero conserverai, tu non sei migliore di nessuno… Ma ricordati sempre che nessuno è migliore di te!

  • Monica Cannatella – Figli e bambini

    Ho sognato che mi stringevi forte mamma, che con la tua dolce voce mi cantavi una ninna nanna. Ho sognato di avere freddo, e tu correvi a scaldarmi. Poi ho immaginato: chissà come sarebbe stata bella la nostra vita insieme, quante cose mi avresti insegnato. Penso che tu mamma, ti saresti commossa nel sentirmi pronunciare il tuo nome per la prima volta, e papà avrebbe sorriso nel vedermi tirare la pappa. Non lo so chi mi avrebbe sorretta durante i miei primi passetti, ma sono sicura che, entrambi, vi sareste preoccupati di tenere saldamente le mie manine, e di sorreggermi ogni volta che vacillavo. Se avessi avuto la possibilità di rimanere, mi sarebbe piaciuto tanto studiare. Sarei potuta diventare avvocato, l’idea di difendere i deboli mi piaceva tanto. Magari sarei diventata un architetto, così avrei progettato case per darle a chi non ne ha. Sai mamma, magari sarei diventata un medico. Quante vite avrei potuto salvare, se tu non me lo avessi impedito, se non mi avessi gettata via in quel cassonetto. Ti avevo fatto un dono mamma, e tu non l’hai apprezzato. Sai, i bambini non chiedono mai di venire al mondo, ma sperano tanto che questo accada. Ma poi, si rendono conto che la vita è ingiusta! Ti sei persa tanto amore mamma. Ti sei persa me. Quanto egoismo mamma, tu non mi hai voluta, ma questo non ti dava il diritto di uccidermi. Avresti potuto lasciare a qualcun’altra la possibilità di farmi conoscere il mondo e la vita, era tuo dovere lasciare che io potessi conoscere e imparare cosa vuol dire amore e famiglia. Lo sai mamma, sono arrabbiata, e credo di averne tutto il diritto! Ma adesso io sono un angelo tra gli angeli, e tu, dovrai convivere a vita con il rimorso di non sapere mai quanto vi avrei reso fieri di me.