Rita Lombardi – Società
Con la società che ci ritroviamo spesso facciamo determinate cose per dovere, mai per piacere, ed è la forma più ipocrita che possa esserci.
Con la società che ci ritroviamo spesso facciamo determinate cose per dovere, mai per piacere, ed è la forma più ipocrita che possa esserci.
Mio padre ha studiato Mussolini a scuola. Io ho studiato Kennedy e penso a cosa sarà costretto a studiare mio figlio…
Odio le persone che mi dicono “ti conosco”. Non mi conosco nemmeno io, figuratevi voi.
Mi rivolgo a chi ha lanciato l’idea di farmi pervenire le stampelle per sostenere la mia “deambulazione” e quella dell’attuale Governo, per precisare che non vi è alcun bisogno. Desidero inoltre fare presente che non possiedo “i miliardi”, dato che ho sempre destinato le mie modeste risorse a favore, non soltanto delle persone bisognose, ma anche per sostenere cause sociali di prioritaria importanza. A quanti hanno dimostrato di non possedere le mie stesse “facoltà”, mentali e di comportamento, esprimo il più profondo sdegno non per gli attacchi personali, ma perché le loro manifestazioni riconducono a sistemi totalitari di triste memoria.
Io mi rifiuto di pagare le tasse il cui impiego ritengo destinato a scopi ingiusti e immorali.
Voglio ritornare alla lira, ma a condizione che anche i prezzi tornino alla lira. Altrimenti quale vantaggio ne trarremmo.
Prova a fare quel gioco di scoperta del corpo, fallo con un rasoio, uno di quelli mono che tutti fanno diventare pluri, prova a raderti al buio, raschiare, poi toccati il viso, sentirai che è liscio, sei riuscito a raderti al buio, ti conosci, per qualche minuto hai trasformato in gioco ed esperienza il fatto che ti hanno staccato la luce.