Rita Lombardi – Stati d’Animo
No non posso solo immaginarti mio, io voglio viverti.
No non posso solo immaginarti mio, io voglio viverti.
“Che cos’è questa cosa?””Non è una cosa – vola. È un aeroplano. È il mio aeroplano”.Ero molto fiero di fargli sapere che volavo…
Quando qualcosa si rompe e si divide a metà, uno non può rimanere lì nel mezzo, finirebbe solo col perdere tutto e ritornare a casa senza niente.
Vorrei essere un’aquila, volare libero in quel blu incantevole, volare via lontano da un mondo di limitazioni mentali, da un mondo dove regna la cattiveria.
Non so maneggiarmi con cura. Mi rompo in continuazione. Porcellana smerigliata o, più semplicemente, ghisa grezza, antiestetica. Dipendente dai si e dai no, io quel “no” lo urlerei al mondo intero al posto dei “buongiorno” o dei “come va” di facciata. Così, diversa, ché di tutto quest’apparire non me ne faccio niente e di tutte le tattiche banali e studiate per sortire gli effetti di chissà quale ingenua psicologia del senso comune ancor meno. Vanno avanti gli altri, saette, io mi tengo la mia locomotiva a vapore molto vintage che non insegue nessuno perché siamo sempre lì, se qualcuno vuole esserci e vuole saltare su, salterà su.
Spesso penso a quante cose avrei da raccontarti, e riesco a esprimere così poco perchè sono vissuto quasi sempre da solo.
Il sorriso è forse l’unico nascondiglio in cui custodire il dolore che le lacrime tradiscono.